Napoli e Cinema, ecco il set di Ozpetek a piazza dei Martiri

Dopo i primi giorni in centro storico, la troupe ora si sposta a Chiaia. Tra comparse e passanti, Giovanna Mezzogiorno e Anna Bonaiuto.

“Silenzio, per piacere: stiamo girando”. L’avviso, ad alta vota, rimbalza da un estremo all’altro di via Calabritto. Passanti e turisti si piazzano ordinatamente sui marciapiedi laterali e attendono la fine delle riprese, guardando incuriositi cineprese e microfoni direzionali. Il salotto di Napoli si fa set, per una sessione di ciak pomeridiani di “Napoli velata”, il nuovo film di Ferzan Ozpetek, girato interamente in città per il prossimo mese e mezzo. Dopo i primi giorni in centro storico, la troupe ora si sposta a Chiaia. La scena in programma è molto semplice:  tra comparse e passanti, Giovanna Mezzogiorno, la protagonista (nel ruolo di Adriana), deve salire lungo via Calabritto con Anna Bonaiuto, per poi fermarsi davanti alla vetrina di una nota boutique. L’operazione dura poco più di un minuto: la sua corretta realizzazione, richiede invece oltre un’ora di lavoro di macchinisti, cameraman, microfonista e regista. Durante la scena, un gruppo di addetti alla sicurezza blocca anche gli accessi di auto, scooter e pedoni da piazza dei Martiri e piazza Vittoria. Vietate nella maniera più assoluta anche le foto. Ma non è facile tenere a bada la folla di fan e curiosi, che immediatamente si accumula a pochi passi dal set. Qualcuno saluta, altri guardano con interesse i tanti monitor e attrezzature legati al. “Ma stanno girando una scena di un posto al sole?” chiede una donna. “No signora – rispondono dallo staff – Siamo qui per il film di Ferzan Ozpetek. Lo vede? E’ laggiù”. Il regista, assorto nel lavoro,dà indicazioni alle due attrici e alle comparse. Le operazioni proseguono per oltre un’ora,, ripetendo più volte la scena. Poi si smonta tutto e si prosegue verso il prossimo ciak, in una città ormai sempre più scelta da registi e artisti come set e location. (testo paolo de luca, foto paolo de luca e giuseppe del bello).

Fonte:Repubblica

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