Neymar annuncia ai compagni: “Vado al Psg”. E’ l’acquisto più costoso nella storia del calcio

Lo ha comunicato lui stesso ai compagni prima dell’allenamento nel centro sportivo di Barcellona: lascia i Blaugrana per trasferirsi al Paris Saint-Germain. Con l’annuncio di Neymar si conclude così la fiction a puntate dell’estate, partita qualche settimana fa. Ma il set registrava sott’acqua, mentre il brasiliano partecipava al matrimonio di Leo Messi assieme all’altro pezzo del tridente, Luis Suarez. Nel frattempo il Barcellona annusava l’aria. Da tempo il Paris Saint Germain cercava un nuovo calciatore-franchigia, dopo i saluti con Zlatan Ibrahimovic. Un fenomeno in campo e un uomo copertina su cui puntare forte sul marketing, la fotografia ideale per ripulire l’immagine dei mondiali in Qatar 2022. L’identikit di Neymar, rockstar mondiale del pallone, più di Messi, potenzialmente meglio anche di Cristiano Ronaldo. In Brasile anni fa, quando O Ney era ancora una speranza del Santos, c’era già il suo sosia che per comparsate a feste e spot pubblicitari (e con account ufficiale su Twitter) guadagnava fino a 50 mila dollari l’anno.

“Il giocatore, accompagnato dai suoi rappresentanti, ha comunicato al Barcellona questa mattina la sua volontà di lasciare il club”. Così il club blaugrana conferma con un tweet ufficiale l’intenzione di Neymar di andar via dal Barça. “Il club – si legge ancora – impone però il pagamento della clausola rescissoria del contratto in vigore, che ammonta a 222 milioni di euro”. I blaugrana aggiungono che “il giocatore rimane sotto contratto con il Barcellona ma con il permesso temporaneo di non partecipare a sessioni di allenamento”.

Lo sbarco del brasiliano a Dubai in arrivo dalla Cina, le ipotizzate visite mediche con ritorno a Barcellona per altri impegni promozionali, ha solo allungato solo i tempi, ingigantendo l’attesa. E così il risentimento del Barcellona verso il padre di Neymar e la sua provvigione da oltre 26 milioni di euro per il viaggio del figlio in Francia. Il finale è già scritto da un po’. E forse facevano parte del pacchetto anche le scaramucce precedenti all’esplosione mediatica della trattativa, su Marco Verratti e la sua voglia di Barça, con la dirigenza culè che avrebbe tenuto la porta socchiusa fino al 31 agosto. Il finale è già scritto. Anzi sottoscritto dai tifosi del Barcellona, che non hanno risparmiato la loro rabbia verso il campione brasiliano, sospetto mercenario e traditore. E anche la contro richiesta del Barcellona che pretenderebbe Verratti in cambio di O Ney fa parte della sceneggiatura. Solo l’indagine Uefa potrebbe riservare sorprese. E che Neymar prima o poi avrebbe lasciato Barcellona era prevedibile, in direzione Parigi oppure Premier League. Sarebbe stato sempre il secondo violino nella squadra dell’amico Leo Messi. Era solo questione di tempo.

E il Barcellona è pure abituato da oltre 30 anni a ingaggiare e poi veder andar via i migliori al mondo. Da Maradona, a Stoichkov, Romario, Ronaldo, Rivaldo, Ronaldinho, Eto’o, Ibra. Per poi continuare a produrre fenomeni e spettacolo, vincendo trofei. Forse nessuno avrebbe però pensato che i parigini pagassero senza fiatare l’intera clausola rescissoria al club catalano. Duecentoventidue milioni di euro, 30 annui per lui d’ingaggio, 600 complessivi. Anche se qualche segnale era partito, nel recente passato, con il Barça che corteggiava Thiago Silva e il Psg che esprimeva il proprio risentimento facendo intendere che l’assegno per portarsi a casa Leo Messi, clausola da 250 milioni di euro, poteva essere firmato in un amen. Certo, il suo passaggio al Psg con saldo di clausola rescissoria è un punto di svolta nel calciomercato mondiale. E lo sarà a lungo. Un po’ come i 13 miliardi di lire pagati dal Napoli al Barcellona per Diego Armando Maradona, 33 anni fa. Oppure i 60 miliardi pagati dal Milan di Berlusconi al Torino per Gigi Lentini o meglio ancora i 48 miliardi spediti da Massimo Moratti sempre in direzione blaugrana per Ronaldo, il Fenomeno, 20 anni. E poi come i 150 miliardi spesi dal Real Madrid per Zidane, fino ai 91 milioni di euro finiti al Tottenham per Gareth Bale, con firma Real Madrid, i 110 o più per Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United e anche i 90 investiti dalla stessa Juve la scorsa estate per Gonzalo Higuain. Ovvero, il segnale che non ci sono calciatori inavvicinabili, è solo questione di timing e di prezzo. Anzi, la cessione di Neymar con incasso di oltre 220 milioni di euro e il riconosciuto appeal del Barça a livello internazionale potrebbe creare un big bang sul mercato. Tutti i migliori talenti europei e mondiali potrebbero muoversi per giocare con Messi, con poco preavviso ma tanti soldi ai club. Coutinho, Dybala, Hazard, senza escludere altri nomi grossi. C’è solo da attendere.

 

Fonte: Repubblica.it

 

tag: ciro di pietro ,
benedetto panarello ,
giuseppe ruggieri ,
andrea vetromile ,
amedeo di pietro,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *