Italia-Albania 2-0, tra petardi e gol gli azzurri non sbagliano

PALERMO – Il gettone da inserire nella slot machine contro la Spagna, a settembre, l’Italia se l’è conquistato con merito, pazienza e maturità. A Palermo, la Nazionale di Ventura ha liquidato l’Albania con un gol per tempo, scavalcando le insidie dell’orgoglio avversario che si è tradotto in una partenza arrembante ma senza gravi conseguenze, e tenendo saldi i nervi davanti alle intemperanze degli ultrà ospiti che, rovesciando petardi e fumogeni sul campo in maniera ininterrotta, hanno determinato la sospensione della gara per nove minuti, quando il cronometro segnava 56′ e 42″ della ripresa. Scene già viste, perché nel 2010 a Genova i sostenitori serbi guidati da Ivan Bogdanov provocarono la definitiva interruzione del match, mentre nel 2014 a San Siro erano stati gli ultrà croati a provocare disordini e a far sospendere per dieci minuti l’incontro. Stavolta è rimasto lievemente stordito uno steward, prontamente soccorso dai suoi colleghi.

Resistendo ai tentennamenti nella veglia, Ventura ha riproposto l’Italia dei suoi desideri, potenzialmente sbottonata in un 4-2-4 con Candreva e Insigne sulle ali, anche se la fase di appoggio alla coppia Belotti-Immobile è stata adeguatamente compensata dal sacrificio dei due esterni, abili a ripiegare e a comporre, in taluni frangenti, anche una linea difensiva di sei uomini. Insomma, il modulo coraggioso dichiarato all’ingresso in campo si è rivelato piuttosto spesso un 4-4-2. L’ispirato Verratti, uscito dalla convalescenza per la batosta della remuntada patita al Camp Nou, si è caricato sulle spalle il centrocampo, mentre De Rossi col piglio da leader si è preso la responsabilità di calciare il rigore dell’1-0. Al vantaggio l’Italia è pervenuta praticamente al primo affondo, con un guizzo di Belotti sgusciato alla sorveglianza di Basha e da questi atterrato. L’azione è nata da un calcio piazzato di Candreva, sul canovaccio più usato, praticamente l’unico, dagli azzurri per tutto il primo tempo.

Prima del gol, in verità, l’Albania è stata sul punto di sorprendere Buffon. Schierata in un prudentissimo 5-4-1, con l’iniezione di Kukeli a cementare i due centrali “italiani” Veselj e Ajeti, la nazionale di De Biasi si è nutrita della foga di Roshi sulla sinistra, principale settore di produzione della manovra: dopo 40 secondi Cikalleshi ha messo fuori da due passi, dopo tre minuti lo stesso Roshi ha fallito il diagonale del vantaggio. E al primo sussulto italiano, è arrivato il gol, preceduto dal primo lancio di fumogeni e petardi da parte dei tifosi albanesi per protestare contro l’assegnazione di un rigore in verità indiscutibile.

La rete di De Rossi (che ha raggiunto Paolo Rossi a quota 20) è stata una cartuccia di sonnifero sparata nella carne della partita. La voglia dell’Italia di proporsi, essenzialmente a destra sull’asse Zappacosta-Candreva, non è stata supportata da pari lucidità, e le cose migliori sono arrivate sempre da palla inattiva: due volte De Rossi, una Belotti e una l’impacciato Lali hanno dato giusto qualche pensiero a Strakosha. Il portiere della Lazio, al debutto in nazionale A, ha avuto un bel riflesso su Belotti innescato da Verratti: probabilmente l’unica vera azione azzurra. Però sul cambio di fronte, allo scadere, il solito Roshi ha cercato il gol epico con un destro a giro dai dieci metri: alto.

Nella ripresa, dopo la sospensione, la squadra azzurra si è mostrata più sveglia, decisamente: ha cominciato a giocare con maggior brio su entrambe le fasce, nutrendosi delle invenzioni di Insigne, fino a quel momento opaco, e trovando in due incursioni di Candreva a destra le occasioni più pericolose. Il gol della sicurezza l’ha segnato Immobile, di testa su cross di Zappacosta, al quinto centro in altrettante gare di qualificazione (con Conte aveva fatto gol solo all’esordio, a Bari in amichevole contro l’Olanda). La Spagna ha vinto senza problemi con Israele, resta in testa al gruppo insieme all’Italia ma con una differenza reti nettamente migliore. E questo obbligherà gli azzurri a vincere lo scontro diretto per evitare di finire agli spareggi di novembre. Intanto, il gettone per provarci è in tasca.

ITALIA (4-4-2) – Buffon 6 – Zappacosta 6.5, Barzagli 6, Bonucci 6, De Sciglio 6 – Candreva 6.5, Verratti 7, De Rossi 6.5, Insigne 6.5 – Belotti 6.5, Immobile 7.
ALBANIA (5-4-1) – Strakosha 6.5 – Hysaj 6, Veseli 6, Kukeli 6.5, Ajeti 5.5, Agolli 5 – Lila 5 (23′ st Sadiku 5.5), Basha 5 (43′ st Latifi sv), Memushaj 6, Roshi 6.5 (33′ st Grezda sv) – Cikalleshi 6.
Arbitro: Vincic 6.
Reti: 12′ pt rig. De Rossi, 22′ st Immobile
Note: ammoniti Memushaj, Agolli, Veseli, Kukeli. Spettatori 32mila.

 

Fonte: Repubblica.it

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