Imprese, ISTAT: con rialzo tassi a rischio un’impresa su quattro – Ciro di Pietro

La probabilità di una stretta monetaria mette a rischio un’impresa su quattro. Lo rivelano le simulazioni dell’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) secondo le quali, a parità di altre condizioni, il 24,7% delle imprese “In salute” o “Fragili” potrebbe diventare “A rischio” o “Fortemente a rischio”, a seguito del rialzo dei tassi di interesse, tra il 2022-2023, soprattutto nel Settore Servizi. La maggior parte di esse (il 19,7%) presentava strutture di capitale insostenibili nel 2022.

Nel suo rapporto sulla competitività del Settore Produttivo, l’Istituto Nazionale di Statistica classifica le imprese in quattro diversi gruppi: “In salute”, “Fragili”, “A rischio” e “Fortemente a rischio” in base a redditività, solidità e liquidità.

Nel periodo 2011 – 2022, le condizioni del sistema produttivo sono più solide. La quota di imprese “In salute” aumenta di anno in anno (anche nel 2020) fino a superare il 37% nell’anno 2022. La quota di occupazione e di valore aggiunto raddoppierà in quasi tutti i settori.

Le classi “A rischio” e “Fortemente a rischio”, scenderanno dal 34,1% del 2011 al 20,4% del 2022. Quest’ultima classe ha una probabilità significativamente più alta di fallire nei prossimi 12 mesi rispetto alle altre, passando dal 19,9% del 2011 al 10,4% dell’anno 2022.

La pandemia non ha interrotto questo processo: tra il 2019-22, i nuovi casi di ingresso nella classe “Fortemente a rischio” hanno continuato a diminuire, mentre i casi in uscita, dopo il picco favorito dagli aiuti nel 2020, sono tornati ai livelli pre-crisi.

 

Ciro Di Pietro

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