Forte recupero delle vendite italiane dirette in Cina

Sul fronte del commercio estero, nel secondo trimestre del 2023 , ha messo in evidenza l’Istat nella nota mensile di agosto, le esportazioni e le importazioni di beni in valore sono risultate in calo rispetto ai tre mesi precedenti (-3,2% e -3,5% rispettivamente). Per quanto riguarda le esportazioni, dal confronto tendenziale è emerso un forte recupero delle vendite dirette in Cina (+45,6%). Viceversa si sono ridotte le esportazioni verso la Germania (-,9%) che è il primo partner commerciale dell’Italia, il Belgio (-10,7%) e la Russia (-17,8%).

Meloni oltre Via della Seta, faro resta il partenariato
I rapporti tra Italia e Cina sono da tempo al centro del dibattito politico, italiano ma non solo. Dopo l’incontro con il premier cinese Li Qiang a margine del G20, la premier Giorgia Meloni ha delineato il percorso per un’uscita soft dall’accordo infrastrutturale commerciale della Via della Seta (l’Italia è stata l’unico Paese del G7 ad aver aderito: correva l’anno 2018, ai tempi del governo Conte). Il “faro” dei rapporti fra Roma e Pechino, ha spiegato ora Meloni, è il Partenariato strategico globale del 2004. Il partenariato strategico, avviato dal premier di allora Silvio Berlusconi, compirà vent’anni a maggio. Con la Cina si apre «una nuova stagione di cooperazione rafforzata che intendiamo rilanciare a 360 gradi», perché «molto più importante della Via della Seta», ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, neo giorni della visita in Cina. «L’export – ha ricordato Tajani – rappresenta il 40% del Pil, noi abbiamo il dovere di rafforzarlo» e ora «si aprono nuove opportunità in Cina», Il ministro ha parlato anche di «progressi nell’apertura del mercato cinese ai prodotti di eccellenza del settore agroalimentare italiano».

 

Fonte: Ilsole24ore.com

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