Da import etanolo da Pakistan 30 milioni danni per le imprese italiane
Un 2023 difficile e un 2024 ancora incerto. AssoDistil – Associazione Nazionale Industriale Distillatori di Alcoli e Acquaviti, ha fatto il punto sul settore della distillazione nel 2023, un anno pieno di luci e ombre, nel corso della 78esima Assemblea Generale Annuale tenutasi oggi a Roma.
Anche le prospettive per l’anno 2024 appaiono contrastanti, con uno dei raccolti peggiori degli ultimi 76 anni e costi fissi in aumento.
A ciò si aggiunge la minaccia proveniente dal Pakistan, un paese extra-UE che beneficia di un sistema commerciale preferenziale che esenta dai dazi doganali le importazioni dai mercati dell’UE.
Nonostante si sia registrata una lieve flessione nel 2023 rispetto al 2022, l’aumento delle importazioni di etanolo dal Pakistan all’Italia è stato del 160% rispetto al 2021, con perdite totali per le imprese statali nel 2023 di oltre 30 milioni di euro.
AssoDistil, insieme a molti altri produttori UE e attraverso le associazioni sindacali rappresentative, ha recentemente emesso un’ordinanza urgente per invocare le vigenti disposizioni di salvaguardia del regolamento GSP per fermare il fenomeno di abuso delle condizioni di favore, come nel caso pakistano.
“Stiamo aspettando un intervento di Bruxelles, ha spiegato Antonio Emaldi, presidente di AssoDistil, che imporrà tariffe sulle importazioni di etanolo nell’Unione europea, essenziale per ripristinare la competitività dei produttori europei nei confronti di un Paese in cui non vengono rispettate le regole sul lavoro, sull’ambiente e sul sociale”.
Ciro Di Pietro
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