Codice della crisi, novità in arrivo per le imprese minori

Novità in arrivo per le imprese minori. Secondo quanto riporta il documento di Assonime dedicato al “Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza, le imprese minori possono accedere al concordato minore, disciplinato nell’ambito delle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento, alla liquidazione controllata del sovraindebitamento e – al pari di tutti gli altri imprenditori – a prescindere dalla dimensione e natura, al nuovo istituto della composizione negoziata della crisi e agli accordi in esecuzione del piano attestato di risanamento.

“L’articolo 120-bis del Codice introduce una disciplina unitaria per tutte le società che affida alla competenza esclusiva degli amministratori – spiega Ciro Di Pietro, chief restructuring officier – le decisioni relative all’accesso a uno degli strumenti di ristrutturazione o insolvenza e la determinazione del contenuto concreto della proposta ai creditori e del relativo piano”.

Inoltre, la scelta assunta dagli amministratori di accedere a uno strumento di regolazione della crisi o dell’insolvenza deve risultare da verbale redatto da notaio che è depositato e iscritto nel registro delle imprese.

“In ogni caso, per arginare l’ampiezza dei poteri attribuiti agli amministratori – prosegue Di Pietro – è posto in capo agli stessi il dovere di informare i soci riguardo sia la decisione di accedere alla procedure, sia lo strumento prescelto”.

Infine, tra le novità della riforma troviamo gli strumenti per la prevenzione della crisi. Tre nuclei di regole che incidono sul diritto concorsuale e sul diritto societario attenuandone i confini.

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