Dzhemilev, capo dei Tatari di Crimea: "Oggi siamo più perseguitati che nei tempi sovietici"

Costretto a lasciare la penisola per la prima volta all’età di sei mesi, ha lottato per il diritto del suo popolo a tornare nella propria terra anche a costo dell’esilio, di sei detenzioni in un Gulag e del più lungo sciopero della fame al mondo: 303 giorni. Coronato il sogno di…


Source: Repubblica.it