Lettera di un’insegnate dell’Istituto Comprensivo Statale Antonio Ugo di Palermo: “A scuola costringiamo gli alunni a partecipare: possiamo rimproverarli, guidarli, metterci accanto a loro, parlare con loro in privato fuori dalla classe, abbracciarli e coccolarli, se necessario…
Source: Repubblica.it