Guai per Brigitte Macron, parte la raccolta firme per toglierle soldi e staff

Già raccolte 200mila adesioni su Change.org. L’incarico non prevede una retribuzione ma solo un budget per i suoi collaboratori: servirebbero per compiti di carattere umanitario.

PARIGIÈ stata la prima misura annunciata da Emmanuel Macron, a poche ore dalla sua elezione come ottavo presidente della V Repubblica: Brigitte, sua moglie, la sua inseparabile metà, la donna «senza la quale io non sarei io», come dichiarò alla Francia la sera della vittoria al primo turno elettorale, avrebbe avuto uno status ufficiale e il suo impegno di première damesarebbe stato riconosciuto a pieno titolo, come qualunque altro incarico all’Eliseo. Ma, mentre all’Assemblée Nationale si dibatte di moralizzazione della vita pubblica e, dopo il Penelope Gate che ha affondato François Fillon, candidato de Les Républicains alla presidenza, si vieta per legge il conferimento di incarichi di assistenti o segretari ai parenti dei parlamentari, le nuove prerogative di madame Macron hanno sollevato proteste e generato una raccolta di firme su Change.org che galoppa già verso i 200 mila sostenitori.

Fonte:Corriere

Ciro di Pietro

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