Radiohead, un programma per Zx Spectrum per celebrare “Ok Computer”

C’E’ UNA CASSETTA da novanta minuti, oltre a tre dischi in vinile e vario altro materiale nell’edizione speciale per i vent’anni di Ok Computer dei Radiohead. Una cassetta che se infilata in un lettore di audiocassette, già abbastanza complicato da trovare, rivela il suo contenuto dedicato ai fan della band inglese: demo di canzoni, sessioni di registrazione, suoni e rumori in grado di mandare in visibilio ogni vero collezionista. Ma c’è di più. Se vi dovesse capitare di avere sottomano anche uno Zx Spectrum, un home computer ancora più difficile da trovare di un lettore di audiocassette ma molto diffuso negli anni 80 anche in Italia, potreste decidere di voler inserire questa cassetta nel registratore. E così scoprireste che gli ultimi due minuti del nastro, che se riprodotti in forma audio risulterebbero in incomprensibili suoni tipo bleep-bip-blip, sono in realtà un programma per computer. Che se caricato sullo Spectrum, visualizza colori e una scritta di ringraziamento: “19 dicembre 1996, con tutto il nostro amore”.
Radiohead e Zx Spectrum: un messaggio nascosto per i fan
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Insomma i Radiohead l’hanno fatto ancora una volta, come sono soliti fare con le edizioni speciali dei loro lavori: inserire contenuti particolari e in questo caso opportunamente un po’ geek, visto il titolo dell’album che si celebra, per ammantare l’operazione del loro tipico fascino artsy. Che a molti piace e a molti no, ma rimane chiaro che la mossa è di una certa classe. Sia per la scelta del computer, avrebbero potuto optare per il più popolare Commodore 64 ma lo Spectrum, ideato e realizzato dall’inglese Sir Clive Sinclair, era l’opzione più squisitamente british. E poi c’è la nota assai nerd (“Congratulazioni! Noi però dovremmo uscire più spesso…”) che ringrazia chi riesce a scoprire il messaggio segreto, nel pieno stile delle cosiddette “easter egg”, “uova di Pasqua” celate in moltissimi programmi, contenuti nascosti che vanno dai messaggi, come questo, a funzionalità vere e proprie che magari trasformano un foglio elettronico di Excel in un simulatore di volo o in un gioco d’azione.

Non è la prima volta che un progetto musicale utilizza i computer come veicolo per “aumentare” il contenuto, e in passato capitava anche il contrario, come nel bellissimo Deus Ex Machina, un videogame avant-garde (e proprio per Zx Spectrum) che doveva essere giocato ascoltando in parallelo una colonna sonora registrata su un’audiocassetta. Qui però siamo di fronte a una gemma di suoni e colori nascosta nel tesoro già immenso di uno degli album più importanti e belli degli anni 90, che mescolando chitarre e circuiti aveva già delineato come la nostra vita sarebbe diventata un intreccio di carne ed elettronica, legati e collegati in modo sempre più stretto, anche senza fili. E vedere le piccole esplosioni di colore ad 8 bit che salutano Ok Computer dallo schermo dello Spectrum è un finale insieme sorprendente e un po’ anche atteso, perché anche i computer in fondo hanno un cuore un po’ analogico. Proprio come le antenne sulle radio nelle teste della band, che continuano da decenni a trasmettere emozioni.

 

Fonte: Repubblica.it

 

 

 

 

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