Rivoluzione streaming nelle classifiche degli album, ai primi posti il rap e la trap

Gli ascolti in streaming, specialmente quelli gratuiti, rivoluzionano le classifiche dei dischi. Da oggi anche la top ten degli album della FIMI / GfK integra i dati dello streaming audio di tutte le piattaforme attive in Italia con i dati del download e delle vendite dei dischi fisici e il rap, genere prediletto dai giovanissimi (che a spanne preferiscono ascoltare gratuitamente, più che acquistare) conquista la vetta e molte delle posizioni della classifica.

Con il suo album appena pubblicato, intitolato Gentleman, Guè Pequeno si piazza subito al primo posto, davanti al prodotto di “Amici” Riki che resiste al secondo posto con Perdo le parole e a Vasco Rossi con l’antologia Vascononstop. Perde la testa della classifica, passando in quarta posizione, Twins della Dark Polo Gang, che precede il fenomeno trap Ghali, quinto con Album e gli Imagine Dragons, in sesta posizione con Evolve. Da 24 settimane in classifica, guadagnano tre posizioni e sono settimi i Comunisti col rolex J-Ax e Fedez. Chiudono la top ten Francesco Gabbani con Magellano e Fabri Fibra con Fenomeno che, alla tredicesima settimana in classifica, si riprende nove posizioni e rientra tra i primi dieci, al decimo posto.

Contemporaneamente, in una classifica determinata dagli ascolti gratuiti e si presuppone per questo sempre più dominata da gusti decisamente pop, alcuni artisti sono destinati a perdere posizioni, in alcuni casi a precipitare rovinosamente: è il caso di Mina e Celentano che perdono la bellezza di 26 posizioni passando in una settimana dal 29esimo al 55esimo posto; dei Beatles di Sgt Pepper’s passati dalla 27esima alla 74esima posizione; dei Radiohead che hanno perso 16 posti in classifica, dall’undicesimo al 27esimo; anche Ligabue Made in Italy e gli U2 con la riedizione di The Joshua tree, seppure nelle parti basse della classifica, sono precipitati indietro perdendo dieci posizioni a testa.

Anche la classifica dei singoli risente del conteggio dello streaming: un effetto evidente grazie soprattutto alla performance dei singoli del nuovo album di Guè Pequeno, cinque nelle prime venti posizioni. J-Ax e Fedez guidano con Senza pagare, seguiti da Gué Pequeno feat. Sfera Ebbasta con Lamborghini; quindi Despacito di Luis Fonsi. Pequeno è poi nono, decimo, undicesimo e diciannovesimo, un risultato che pone forse anche in Italia il problema del limite di conteggio di vendite dallo stesso album risolto in Inghilterra, dopo i sei singoli piazzati nelle scorse settimane da Ed Sheeran nella top 20, con un massimo di tre pezzi dello stesso artista nelle prime venti posizioni.

La musica cambia completamente se si prendono in considerazione i primi dieci posti tra le vendite dei vinili, un supporto certamente privilegiato da un pubblico più adulto. Qui, lontani dagli ascolti gratuiti e nel regno degli acquisti consapevoli, al primo posto troviamo Morricone 60 years of music, la raccolta delle colonne sonore firmate e dirette da Ennio Morricone; al secondo posto Is this the life we really want? di Roger Waters; al terzo la raccolta Ok Computer OkNotOk 1997-2017 dei Radiohead; al quarto Sgt. Peppers’ Lonely Hearts Club Band dei Beatles; al quinto The dark

side of the moon dei Pink Floyd. Nella classifica dei vinili non ci sono rapper eppure, solo per fare due esempi, sia Comunisti col rolex di J-Ax e Fedez sia il nuovo Gentleman di Guè Pequeno sono disponibili sul mercato anche nella versione in vinile.

 

Fonte: Repubblica.it

 

 

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