Sarabanda 2017, il finale incorona Zizi ma inciampa nei problemi tecnici

Giuseppe Ruggieri

I nuovi concorrenti non sfigurano, ma il trattamento riservato agli ex campioni e gli inciampi tecnici fanno pensare ad una penalizzazione ingiusta. Fabrizio Micò sconfigge tutti ed esplode nel finale

L’operazione nostalgia è terminata. Ma cosa ci ha lasciato il ritorno in tv per tre puntate di Sarabanda? Un nuovo campione, altri potenziali e giovani campioni che non sfigurerebbero con quelli del passato, la riscoperta dei campionissimi un po’ invecchiati che ti sembra di aver rivisto uno zio dopo 20 anni di lontananza, il sospetto che se Sarabanda tornasse nell’access prime time con una durata limitata (3 ore sono veramente troppe) potrebbe ancora dire la sua e la consapevolezza che il vero tallone d’achille di questo revival sia stata la tecnologia che ha abbandonato Enrico Papi e i concorrenti nei momenti più clou.

Il gran finale

Alla sfida finale arrivano due giovani e nuovi campioni: Luca Diomedi, vincitore della prima puntata, e Fabrizio Micò, detto Zizi, vincitore della seconda. Hanno sconfitto al gioco dei 60 secondi nientemeno che Coccinella. La loro bravura non è in discussione, ma più di qualche perplessità ha colto i telespettatori quando hanno visto il mitico Coccinella arrancare nel tentativo di premere il pulsante. Sembrava stesse facendo il massaggio cardiaco al bottone rosso tanto forte e con convinzione spingeva, ma la postazione non si illuminava e il tempo non si fermava. Inoltre sia Coccinella che Luca Diomedi sono stati vittime di un altro inconveniente tecnico: il tempo partiva ma la musica non si sentiva. Con conseguente perdita della concentrazione e confusione sul tempo rimasto a disposizione del concorrente per rispondere.

Sarabanda, gli inconvenienti tecnici

Ma quelli del finale sono stati solo gli ultimi problemi dati dalla tecnologia a Sarabanda. Anche nelle scorse puntate si sono ritrovati alle prese con schermi spenti, conteggi che non si aggiornavano, postazioni in black out. Il povero Enrico Papi si è ritrovato a fare da jukebox o nei casi più complicati a mandare la pubblicità.

Sarabanda, chi è il vincitore

Su tutto però il programma c’ha fatto scoprire nuove leve agguerrite e preparate che se avessero il tempo di crescere e farsi conoscere al grande pubblico potrebbero diventare come i campioni tanti amati di 20 anni fa. Non solo. Le nuove leve guardano con ammirazione i vecchi campioni e sono onorati di poterli sfidare. Come Fabrizio Micò, soprannominato Zizi, speaker radiofonico originario di Reggio Calabria. Interrogato sull’Uomo Gatto ha detto “Lui tra trent’anni sarà ricordato, io no” e durante la sfida a tre con Luca e Coccinella è stato il primo a chiedere di fermare la gara per problemi nel pulsante di Coccinella e ha sottolineare che il tempo che rimaneva all’ex campione per rispondere non era di 20 secondi ma di 28. Eppure alla vittoria ci teneva eccome, ma voleva raggiungerla giocando alla pari. Il suo desiderio di rivincita nei confronti della vita si è manifestato tutto in un colpo quando si è messo a urlare il titolo dell’ultima canzone, lanciando le cuffie e zompando per tutto lo studio come un matto e dichiarando “Questa è una rivincita, voglio dire ai ragazzi a casa: non arrendetevi mai”.

Fonte: tvzap.kataweb.it

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