Ballottaggi, 111 comuni al voto. Alle 19 affluenza al 31%, in calo del 10% rispetto al primo turno

Alle ore 19 il 31,21% degli elettori si è recato alle urne contro il 41,39% del primo turno. Questo il dato diffuso dal Viminale, che riguarda 98 Comuni su 103. Si tratta di un calo del 10%. Il dato non tiene conto dei Comuni del Friuli Venezia Giulia e della Sicilia, otto in tutto. Dato che non è gestito dal Viminale ma autonomamente dalle due Regioni. A Trapani, dove è in corso un voto atipico perché corre un solo candidato dopo l’esclusione del secondo che aveva guadagnato il ballottaggio, alle ore 19 ha votato il 16,69% degli aventi diritto (41,78% al primo turno). Perché il voto sia valido, deve recarsi alle urne il 50% degli elettori.

Oltre 4 milioni di cittadini sono chiamati oggi a votare in 111 comuni, di cui 3 capoluoghi di regione e 19 capoluoghi di provincia. Le urne sono aperte dalle 7 e si chiuderanno alle 23, le operazioni di spoglio avranno inizio subito dopo. Il viminale aggiornerà i dati dell’affluenza delle 19 e delle 23.

Nei comuni più grandi la sfida è tutta tra centrosinistra e centrodestra, con quest’ultimo che parte indubbiamente in vantaggio. Il Movimento 5 Stelle invece è presente in una sola città, Asti, con una seconda posizione, avendo raccolto l’11 giugno il 15,3%, mentre lo sfidante di centrodestra ha raggiunto il ballottaggio con il 47,7%.

Il centrosinistra ha sulla carta la possibilità di vincere a Pistoia e L’Aquila, mentre la sfida con il centrodestra è aperta a Monza, Alessandria, Lucca. La coalizione di Berlusconi, Salvini e Meloni è invece avanti in 12 città. Tra le più importanti Genova e La Spezia roccaforti della sinistra. Poi c’è Como e Asti dove il centrodestra stacca i pentastellati di 32 punti percentuali. Confermata la presenza di coalizione a Gorizia, Lecce. Mentre a Rieti e a Taranto si cambia, prediligendo il centrodestra al centrosinistra. Incognita a Verona e Padova.

ASTI – Sfida Centrodestra-M5S nella città piemontese con il candidato pentastellato, Massimo Cerruti che con il suo 15,3% del primo turno deve vedersela con Maurizio Rasero (centrodestra), che ha sfiorato al vittoria al primo turno fermandosi al 47,6%.

PADOVA – A Massimo Bitonci, leghista appoggiato anche da Forza Italia e Fdi, si oppone Sergio Giordani. Il sindaco uscente del Carroccio si è attestato l’11 giugno al 40,3%, mentre l’esponente della lista civica del centrosinista ha sfiorato il 30%. A Padova però ci potrebbe essere il ribaltone visto che il candidato escluso della sinistra Arturo Lorenzoni farà confluire i suoi voti verso Giordani. Potrebbero fare la differenza le preferenze dei 5 Stelle rimasti fuori dalla partita.

GENOVA – Il candidato del centrosinistra, Gianni Crivello, parte in svantaggio con il 33,9%, rispetto allo sfidante di centrodestra Marco Bucci (38,8%). Su Crivello convergono anche i voti di Paolo Putti, sostenuto da Sinistra italiana e Possibile di Pippo Civati.

PARMA – Si attende domenica la rivincita di Federico Pizzarotti, escluso dal Movimento 5Stelle, e che in completa autonomia è arrivato al ballottaggio in vantaggio con il 34,7% rispetto al democratico Paolo Scarpa (32,7%).

VERONA – Partita tutta da giocare nella città veneta dove il candidato del centrodestra invece, dopo il decennio del sindaco uscente Federico Sboarina (29,3%) potrebbe essere scavalcato da Patrizia Bisinella (23,5%), compagna del sindaco uscente Flavio Tosi, su cui potrebbe convergere i voti del partito democratico.

L’AQUILA – Dovrebbe filare tutto liscio nel capoluogo abruzzese dove il candidato di centrosinistra, allargata a liste civiche e movimenti, Americo Di Benedetto si è piazzato al primo posto nel ballottaggio con il 47,07% rispetto al suo sfidante del centrodestra Pierluigi Biondi, fermo al 35,84%.

CATANZARO – Sfida tra centrodestra e centrosinistra nella città calabrese con Vincenzo Ciconte, il candidato Pd, che con il suo 31% al primo turno tenterà di superare Sergio Abramo del centrodestra (39,7%).

TARANTO – Giochi ancora aperti in Puglia con il centrosinistra presente con Rinaldo Melucci (17,9%) mentre al primo posto si attesta Stefania Baldassari 22,2%, appoggiata dal centrodestra.

TRAPANI – Sfida in solitaria,dopo il ritiro dalla corsa del candidato di centrodestra Girolamo Fazio. A contendersi da solo la poltrona da sindaco Pietro Savona del centrosinistra il quale, benché sia da solo, per diventare sindaco dovrebbe sperare in un’affluenza pari almeno al 50,1 per cento degli aventi diritto.

Fonte: www.huffingtonpost.it

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