Juventus, Bonucci e l’intervallo di Cardiff: ”Non c’è stata nessuna lite”

TORINO – “Tutto falso”. Leonardo Bonucci smentisce che lo spogliatoio bianconero dello stadio di Cardiff, durante l’intervallo di Juve-Real, si sia trasformato in una specie di saloon. Quei 15 minuti “sono stati come tanti altri, nulla è accaduto: non c’è stato nessun diverbio, né tantomeno atti fisici che riguardino me o qualcun altro”, scrive su Facebook il difensore viterbese. Secondo le indiscrezioni pubblicate da Repubblica lunedì scorso, riprese dalla Stampa di stamani con l’aggiunta di uno scappellotto dato da Bonucci a Dybala, la Juventus sarebbe tornata in campo per il secondo tempo turbata dalle tensioni accumulate nell’intervallo. Si raccontava infatti di una discussione piuttosto accesa su questioni tattiche, con Bonucci che avrebbe consigliato ad Allegri di sostituire Barzagli con Cuadrado (cambio effettuato 21′ dopo, già sul 3-1 per il Real), in modo da contrastare meglio Marcelo. Al ché Barzagli avrebbe rifiutato il cambio e invitato il compagno a farsi gli affari propri.
Dopo la smentita arrivata nei giorni scorsi da Beppe Marotta (“io c’ero, nell’intervallo si è parlato soltanto delle cose da fare in campo”), ecco dunque quella di Bonucci in merito ai “presunti litigi e scontri verbali – scrive il difensore che a febbraio pagò con l’esclusione da Porto-Juve un duro litigio con Allegri per motivi tecnico-tattici avvenuta nei minuti finali di Juve-Palermo -. Nulla di quanto scritto, raccontato o ricostruito ha del vero. Sono le uniche parole che ho da dire nel caso non fossero sufficienti a chiarire la situazione e a ristabilire la verità, sarò pronto a rivolgermi ai miei avvocati per tutelare il mio nome e la mia onorabilità”.

DE SCIGLIO, BELLERIN, DARMIAN O CANCELO PER IL DOPO DANI ALVES – Dani Alves e la Juventus sono prossimi alla rescissione contrattuale, dopo l’incontro di lunedì in sede tra l’ad Marotta e i rappresentati del brasiliano. In questo senso, hanno funzionato i numerosi tentativi fatti dall’ex Barça negli ultimi giorni per rompere con l’ambiente bianconero. Il club di corso Galileo Ferraris, che inizialmente sperava di poter realizzare circa 5 milioni dalla cessione di Dani Alves, è alla ricerca di un’alternativa di qualità per la corsia destra di Allegri. Il nome più caldo resta quello del 24enne De Sciglio, separato in casa Milan. Piace molto anche il 22enne spagnolo Bellerin, prodotto della cantera blaugrana in forza all’Arsenal. Le piste alternative portano all’azzurro 27enne Darmian (United), oggetto di un sondaggio, e al 22enne portoghese Cancelo (Valencia), valutato intorno ai 20 milioni.

CHIESTO DANILO AL REAL MADRID – Piace molto anche il brasiliano Danilo (Real Madrid), oggetto di una richiesta al Real Madrid. Ma il suo status di extracomunitario, dopo l’approdo in bianconero di Bentancur, lo mette in ballottaggio con il connazionale Douglas Costa, per il quale la trattativa con il Bayern Monaco per il momento è in stand by. Stesso problema a sinistra, dove mancherebbe uno slot libero per il brasiliano Dalbert (Nizza), pedinato anche dall’Inter E allora, in caso di matrimonio tra Alex Sandro e il Chelsea, per puntellare la corsia mancina si pensa soprattutto a Guerreiro (Borussia Dortmund) oppure allo svincolato Clichy. Più dura arrivare al francese Mendy (Monaco), sul quale sono piombati Liverpool, City e lo stesso Chelsea.

CASO-POGBA: FIFA SCAGIONA UNITED E INDAGA SU JUVE E RAIOLA – Secondo un’indiscrezione di ESPNF, la Fifa ha assolto il Manchester United per il caso-Pogba, ma ha aperto un’indagine sulla Juventus e su Raiola. Dopo che Football Leaks aveva svelato la maxi commissione incassata dal noto agente in occasione del trasferimento da oltre 100 milioni, arrivano notizie piuttosto allarmanti per i bianconeri. A detta di ESPN, infatti, la federazione calcistica internazionale avrebbe scagionato lo United e aperto un fascicolo che riguarda la Juve per possibile violazione delle regole sulle Thirdy Party Ownership. Se le indagini rirterranno colpevole il club bianconero, allora la Fifa applicherà subito una sanzione che potrebbe andare da una semplice multa fino ad un blocco del mercato.

 

Fonte: Repubblica.it

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