Milan, Fassone: “Donnarumma non rinnova”

MILANO – E’ rottura tra il Milan e Gianluigi Donnarumma. Il 18enne portiere, il cui contratto è in scadenza a giugno del prossimo anno, non rinnoverà. La decisione è stata comunicato da Mino Raiola, manager del portiere, a Marco Fassone, ad del Milan. “Raiola mi ha comunicato la decisione di Donnarumma di non rinnovare. E’ una decisione definitiva” ha detto Fassone nel corso di una conferenza stampa a Casa Milan dopo l’incontro avuto con il manager dell’estremo difensore.

Prima dell’incontro erano sul tavolo entrambe le opzoni: da un lato, voci a favore della firma con rinnovo oltre il 2018 e contratto da 4.7 milioni a stagione. Dall’altro, invece ancora una fumata nera. E questo è stato l’esito. “E’ una decisione definitiva presa dal giocatore. Ricordo che una decina di giorni fa il ds Mirabelli aveva sottoposto una proposta di rinnovo contrattuale, che noi riteniamo molto importante al giocatore, anche più importante di quello che è comparso sui vari media, e il giocatore l’ha valutata”, ha proseguito Fassone. “Ha fatto ovviamente valutazioni non solo economiche ma anche tecniche e personali, ritenendo di non accettarla e comunicarci che non intenderà rinnovare il contratto, concludendo il suo rapporto contrattuale con il Milan al 30 giugno 2018. Noi confidavamo molto che fosse il portiere del nuovo Milan e il pilastro su cui costruire la squadra, ma siamo confidenti comunque di fare il meglio al di là di questa decisione che ci amareggia. Il Milan va avanti”, ha concluso l’ad rossonero.

NUOVO PORTIERE – Il mancato rinnovo di Donnarumma cambia il mercato del Milan che ora andrà a caccia di un portiere titolare. L’intenzione del proprietario cinese del club, Li Yonghong, è di non vendere Donnarumma e al momento non valuterà eventuali offerte, in base a quanto filtra dopo l’incontro con Raiola. Nel frattempo Donnarumma sarà a disposizione dell’allenatore ma non è esclusa l’ipotesi che il Milan possa tenerlo in tribuna per l’intera prossima stagione senza farlo giocare.

 

Fonte: Repubblica.it

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