Roma, ufficiale: panchina a Di Francesco, contratto fino al 2019

ROMA – Nasce la nuova Roma. E nasce nel segno, nettissimo, di Monchi. Due volti nuovi, entrambi indicati, scelti e voluti dal nuovo direttore sportivo romanista. A cominciare dal nuovo allenatore. Alle 16.42, i cancelli di Trigoria si sono aperti per fare entrare Eusebio Di Francesco, accompagnato dall’agente Pietro Chiodi. Ad accoglierlo, nel cortile davanti agli uffici, proprio il ds spagnolo: primissima foto ufficiale per il tecnico, in camicia bianca e giacca blu. Poi, la firma sul contratto biennale da 1,8 milioni complessivi, insieme al dg Baldissoni. Si parte così, in attesa del raduno – probabilmente il 5 luglio – a Trigoria che darà il via ufficiale all’avventura dell’ex centrocampista della Roma di Zeman sulla panchina giallorossa. Monchi ha scelto Di Francesco nonostante qualche scetticismo (anche interno) dopo averci parlato, averlo conosciuto e aver condiviso la sua visione del calcio. Tramontate le piste prioritarie (Sarri, Valverde), il direttore venuto da Siviglia non ha avuto dubbi. Domani alle 14 la presentazione.

PALLOTTA: ”SCELTA GIUSTA” – “Quando ci siamo riuniti per valutare il candidato ideale alla panchina della Roma, eravamo in cerca di qualcuno che potesse tirare fuori il meglio dai nostri calciatori. E anche aiutare a valorizzare i talenti del nostro settore giovanile”, le parole del presidente Pallotta. “ll nostro nuovo direttore sportivo Monchi ha scelto Eusebio di Francesco e, con lui, il suo stile di gioco. Riteniamo che sia la decisione giusta per la Roma”.

”COME ESSERE TORNATI A CASA” – “È come essere tornati a casa dopo moltissimi anni” ha detto Di Francesco nella sua prima intervista da allenatore giallorosso. “Cosa ha trovato di diverso rispetto alla sua prima esperienza? A parte la struttura è quasi tutto nuovo, ho notato tanta innovazione e voglia di diventare grandi. È chiaro come la società stia facendo le cose per poter arrivare al top a livello europeo”. Spazio all’aspetto tattico: ”Come sistema di gioco ho quasi sempre giocato con il 4-3-3. Preferisco la difesa a quattro, quella a tre l’ho adottata solo per necessità. Per poter crescere, ogni allenatore deve saper trasmettere la propria filosofia e il modo di allenare. Per me la difesa a quattro è alla base di questa Roma”. Poi ai tifosi: ”Attorno alla squadra voglio creare tanto entusiasmo e credo che loro siano fondamentali per questo. Il desiderio è quello di voler fare qualcosa di importante e costruire una squadra che sappia divertire”.

PRESO MORENO PER LA DIFESA – Perché mentre tutti aspettavano lo sbarco di Di Francesco, la Roma ha stupito annunciando l’acquisto di Hecotr Moreno, difensore messicano di 29 anni del Psv. Un colpo a cui il neo ds lavorava da tempo, sotto traccia, e chiuso per la cifra di 5,7 milioni di euro. “Hector Moreno era un mio obiettivo da tempo – spiega Monchi – e fortunatamente si sono create le circostanze perché potesse arrivare alla Roma. Si tratta di un difensore centrale con molta esperienza internazionale e che risponde perfettamente al profilo che stavamo cercando”.

Un habituée del vecchio continente, con 240 partite tra Liga (ci ha giocato con l’Espanyol) e Eredivisie, che ha vinto sia con l’Az che con il Psv. Un acquisto utile soprattutto perché la difesa è il reparto che rischia di avere più necessità d’interventi, viste le defezioni di Florenzi e Emerson, ma anche le voci sempre piuttosto insistenti di mercato intorno ai pilastri della retroguardia, da Rudiger a Manolas e Fazio. Il primo lo vorrebbe Spalletti all’Inter, che a giorni proverà a rilanciare dopo il “no” della Roma alla prima proposta (20 milioni di euro). Gli altri due li vorrebbe Mancini allo Zenit.

Fonte: Repubblica.it

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