Gran Bretagna, Theresa May non si dimette e annuncia: “Formerò un nuovo governo”

LONDRA – L’annuncio di Theresa May dopo il breve colloquio, appena 15 minuti, a Buckingham Palace con la Regina: “Farò un nuovo governo, per rispettare la promessa della Brexit”. La premier ha confermato a capo dei rispettivi dicasteri i ministri Boris Johnson (Esteri), Amber Rudd (Interno), Philip Hammond (Finanze), Michael Fallon (Difesa) e il ministro per la Brexit David Davis. Stasera non saranno fatte altre nomine, ha riferito Downing Street. Parlando alla Bbc, la premier ha ammesso di non aver fallito l’obiettivo che si prefiggeva con le elezioni anticipate, raggiungere “una maggioranza più ampia”, dichiarandosi “dispiaciuta” verso “i candidati, i deputati uscenti e i sottosegretari” non rieletti. “Rifletterò su ciò che abbiamo bisogno di fare in futuro affinché il partito progredisca”

A sostenere il nuovo esecutivo, oltre alla componente parlamentare tory fortemente ridimensionata dall’esito delle elezioni (318 seggi, -18 rispetto alla precedente legislatura) al punto da non garantire da soli una maggioranza, la stampella fornita dai dieci seggi dei nordirlandesi del Democratic Unionist Party. Sulla soglia di Downing Street, May ha confermato di poter contare sugli “amici” del Dup. “Continueremo a lavorare con loro” le parole della premier, “i nostri due partiti godono da molti anni di una forte relazione e questo mi dà la fiducia che saremo in grado di lavorare insieme nell’interesse dell’intero Regno Unito”.

Ancora May: “Lavorerò con loro, perché mai come in questo momento la Gran Bretagna ha bisogno di certezze”. Il gran bisogno di sicurezza innanzitutto, ma anche la certezza di portare in fondo il negoziato per l’uscita dall’Unione dall’Unione Europea, rispettando la tabella di marcia stabilita. In una successiva dichiarazione alla Bbc, la premier May ha ribadito l’intenzione di avviare il negoziato con la Ue entro 10 giorni come previsto (la data fissata era proprio il 19 giugno). “Avendo ottenuto il maggior numero di voti e di seggi alle elezioni generali – ha sottolineato May -, è chiaro che i conservatori e gli unionisti abbiano la legittimità per fornire queste certezze. E adesso – ha concluso – mettiamoci a lavorare, let’s work!”.

Fonte: La Repubblica

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