Juventus, il mercato per diventare più forte: dopo Schick, Szczesny e un esterno

TORINO. Provaci ancora, Juve. I quattro ceffoni presi sabato a Cardiff bruciano. Eccome. Ma “la cosa stupenda del calcio è che tutto si rinnova continuamente, c’è sempre un’altra stagione”, come si dice nel film “Febbre a 90°”. I bianconeri hanno una grande fretta di far ripartire il treno dei desideri. “Aver perso di nuovo in finale fa veramente male, anzi malissimo – ammette Lichtsteiner in un post su Facebook -. E’ un momento molto difficile da affrontare. Nonostante abbiamo scritto un pezzo di storia unica vincendo sei scudetti consecutivi, sono molto giù di morale! Una frustrazione immensa. Però, cari juventini, anche in questo momento, ciò che ci rende forti e di non mollare mai! Ci rialzeremo e prima o poi vinceremo anche questo titolo! Dobbiamo continuare a crederci! Fino Alla Fine!”. Allo svizzero fa il coro Dybala, forse il bianconero più deludente sabato scorso contro il Real Madrid: “Non è finita come volevamo, ma abbiamo fatto di tutto per arrivare al traguardo finale. Mi dispiace per me, per la squadra e per i tifosi. La delusione è tanta, ma dobbiamo imparare da questa sconfitta che ora brucia. Chi perde è sconfitto, ma non vinto. Ancora più uniti, ancora più convinti, ricominciamo da qui. Oggi più di prima”.

Già, più di prima, ma non come prima. Dopo la rivoluzione post Berlino – a Cardiff c’erano appena tre titolari della finale del 2015 -, adesso la strategia cambia: il club bianconero vuole infatti mantenere lo zoccolo duro, evitare cessioni illustri, e puntellare l’undici con (almeno) un paio di innesti di alta qualità tra centrocampo e attacco e un giovane di sicuro avvenire. “Il ciclo non è ancora finito” è la voce circolata nello spogliatoio juventino dopo il ko contro il Real Madrid.

ATTACCO: DOPO SCHICK UN ESTERNO OFFENSIVO – Il primo colpo sarà Schick, in arrivo dalla Sampdoria per i 25 milioni della clausola rescissoria. Trovata un’alternativa in attacco a Higuain – il baby Kean si farà le ossa in prestito all’estero, forse in Olanda – tocca puntellare anche la trequarti campo del 4-2-3-1 con uno o due esterni offensivi. La prima scelta è l’argentino Di Maria, per il quale sono pronti una cinquantina di milioni per il cartellino e 7 di ingaggio, non fosse che l’argentino ha detto di voler restare al Psg. Le alternative? In ordine di gradimento: Douglas Costa, James, Bernardeschi e Keita. L’ultimo è praticamente in dirittura d’arrivo: subito per una ventina di milioni oppure nel 2018 a costo zero. Trovato l’accordo con il senegalese, in settimana è previsto un incontro tra Marotta e Lotito.
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Andres Iniesta ha vinto il suo ultimo titolo col Barcellona?
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CENTROCAMPO: SI SOGNA INIESTA, SI SEGUE FABINHO – L’altra priorità è aggiungere qualità a un centrocampo che a Cardiff ha mostrato i suoi limiti. L’identikit preferito è quello di Iniesta, per un’operazione a metà strada tra quelle fatte negli anni passati con Pirlo e Dani Alves. Il fuoriclasse spagnolo andrà in scadenza nel 2018, ma in caso di addio al Barcellona preferirebbe un buen retiro tra Arabia e Cina: “Non giocherò mai contro il Barça”, ha detto chiaro e tondo. Non sarà assolutamente facile nemmeno riportare in Serie A Verratti o portare a Torino il serbo Matic, oggetto del desiderio di un Allegri che tra domani e mercoledì incontrerà Agnelli e Marotta per condividere le strategie di mercato e per prolungare fino al 2020 il suo accordo in scadenza nel 2018, con ricco aumento di stipendio. Ecco perché si battono altre piste: Fabinho, Paredes, N’Zonzi ed Emre Can. Se però il tecnico livornese dovesse decidere di ripristinare il centrocampo a tre, allora tornerebbe di grande moda il costoso Tolisso. In uscita uno tra Rincon e Lemina oltre a Sturaro, che piace molto alla Lazio.

PORTA: SZCZESNY CHIAVE PER DONNARUMMA? – Con l’avvicinarsi del tramonto sportivo di Buffon, calendarizzato per l’estate 2018, la Juve ha fretta di piazzare tra i pali un erede di spessore, un secondo… titolare. L’idea è infatti quella di sfruttare SuperGigi part time, in tutte le partite di Champions e nei big match in campionato. Il club è molto vicino a Szczesny – pronti 16 milioni per l’Arsenal e 4 a stagione al portiere -, inseguito anche dal Milan. L’acquisto del portiere polacco, assai poco incline alla panchina, potrebbe essere la prima mossa strategica per arrivare a Donnarumma, la primissima scelta per il dopo-Buffon, stando anche alle dichiarazioni pubbliche rilasciate nei mesi scorsi da Marotta. L’operazione è tutt’altro che utopica: vero Raiola?Il reparto arretrato è comunque quello che subirà meno variazioni. A destra potrebbe arrivare a De Sciglio, mentre a sinistra la missione è convincere Alex Sandro a declinare le avances di Chelsea e City con un rinnovo fino al 2021 più ricco aumento da 2,8 a circa 3,5 più bonus. Dura, infine, anticipare i rientri dal prestito all’Atalanta di Caldara e Spinazzola, comunque prenotati per l’estate 2018.

Fonte: Repubblica.it

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