Borse europee in calo. Petrolio ancora giù dopo la delusione Opec

MILANO – Ore 9.25. Avvio debole per le Borse europee all’indomani di un’altra seduta record a Wall Street, che ha visto il Nasdaq e l’S&P500 segnare nuovi massimi. Piazza Affari perde lo 0,44%. La piazza di Francoforte, con il Dax, scivola dello 0,16%, quella di Parigi, con il Cac40, cede lo 0,20%, mentre a Londra l’indice Ftse100 segna un +0,02%. A Tokyo invece i rialzi degli ultimi giorni hanno fatto scattare le prese di profitto e l’indice Nikkei ha chiuso questa mattina in calo dello 0,64%.

Spunti per gli investitori potrebbero arrivare oggi dalla prima giornata del G7 in programma a Taormina. Vertice a tutto campo ma in cui ci si attende una discussione anche in tema di politica commerciale, dopo la sterzata in direzione protezionistica manifestata dagli Stati Uniti al G20 di Baden Baden.

Sul mercato valutario l’euro scambia a 1,119 dollari, poco mosso rispetto alle quotazioni degli ultimi giorni. Sostanzialmente stabile anche lo spread che apre a 175 punti, non distante dalla chiusura di ieri, con il rendimento del decennale italiano al 2,1%.

Sul fronte dell’agenda macroeconomica, ad aprile è in crescita dello 0,4% sull’anno l’inflazione giapponese, mentre si attendono in mattinata le statistiche Istat su fiducia delle imprese e dei consumatori a maggio e sul fatturato dei servizi nel primo trimestre. In calendario anche il pil americano nel primo trimestre, oltre agli ordinativi di beni durevoli. Il Tesoro offre infine in asta ctz e btp-i per un importo massimo di 5 miliardi.

Giornata da day after per il petrolio dopo la doccia fredda di ieri del vertice Opec, che ha deciso un prolungamento dei tagli alla produzione in vigore ma senza un aumento delle dimensioni. Una scelta che ha lasciato delusi gli investitori, facendo calare in modo deciso le quotazioni del greggio. Questa mattina il Wti con consegna a luglio viene scambiato a 48,62 dollari al barile – in calo dello 0,51% -, il Brent a 51,20, segnando una flessione dello 0,31%.. In risalita infine l’oro, che cresce a 1258 dollari l’oncia

 

Fonte: Repubblica.it

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