Microsoft svela il nuovo Surface Pro. Potenza, portabilità e una vocazione “creativa”

E’ SHANGHAI la location scelta da Microsoft per svelare al mondo il nuovo nato: si chiama Surface Pro, abbandonando quindi la numerazione progressiva che caratterizzava la linea dei portatili dell’azienda fino al penultimo ultimo modello, il Surface Pro 4. L’evoluzione attuale non ha quindi un “5” a fianco del nome, ma è a tutti gli effetti il passo successivo della stirpe, e le novità sono parecchie. Da quelle evidenti da subito, come il display, fino alla potenza di elaborazione, grazie ai processori scelti da Redmond per questo prodotto. Che dal passato porta naturalmente in dote la possibilità di essere usato come laptop, con una tastiera dedicata (di cui diremo dopo), oppure con le mani, con il touchscreen multitouch a cinque punti di tocco, o una “Surface Pen”, la penna digitale completamente riprogettata, che ora permette di scrivere sostanzialmente come su un foglio di carta e con ogni tipo di punta.

L’INTERVISTA Barra: ”Puntiamo su performance e design”

Per il Surface Pro insomma il target non è il mercato tout court dei 2-in-1, per quello c’è il Surface Laptop, ma il segmento di fascia alta del settore. Insomma le nuove macchine vanno a competere direttamente sul terreno di Apple, Macbook e Macbook Pro, con un listino prezzi calibrato su quelle coordinate: si parte da 959 euro per una Cpu Core M3, 4GB Ram, Ssd da 128 Gb e si arriva ai 3149 per una Cpu i7, 16 gb di Ram e 1 terabyte di Ssd.
Surface Pro, primo contatto: Microsoft unisce prestazioni e portabilità
Primo contatto. Il nuovo Pro si pone su un livello tecnico alto. Secondo Microsoft è due volte e mezzo più veloce del Surface Pro 3, e può contare su 13 ore e mezzo di durata della batteria, il 50% in più rispetto al Pro 4. La novità più appariscente è il display da 12.3” con tecnologia PixelSense, su cui si può utilizzare la nuova Surface Pen e, novità importante, il Surface Dial visto all’opera con il Surface Studio. La penna, dicono da Redmond, è due volte più precisa rispetto alla precedente e le nuove “inking experiences” dentro Windows 10 e Office puntano all’utilizzo di questo strumento come uno degli input chiave per le funzionalità professionali. E’ una macchina che inquadra quindi l’utenza creativa e professionale come target primario, ma è ovviamente un device dedicato anche a chi col Pc lavora “pesante” in mobilità in contesti di collaborazione digitale. La nuova tastiera-cover in questo senso migliora ulteriormente il livello raggiunto con la precedente: abbiamo potuto usarla per un po’ e accanto ai materiali di pregio, a prova di liquidi, c’è un salto in avanti sulla funzionalità, con tasti e touchpad dalla risposta decisamente precisa.

Microsoft ha migliorato il design lavorando sulla portabilità, ora il Surface Pro edizione 2017 ha uno spessore di 8,5mm e la fotocamera “a scomparsa” nel bordo dello schermo, e anche qui gli spessori diminuiscono, esaltando il display. Dentro, ha un’architettura priva di ventole di raffreddamento, che influisce sul peso oltre che sulla rumorosità. Ma la cifra dei nuovi Surface, oltre alla potenza e alle possibilità inedite, è anche il fattore premium. Microsoft ha realizzato delle tastiere in materiale pregiato, alcantara waterproof, in quattro colori. Per quanto riguarda la connettività hardware, troviamo i “classici” del Surface, una porta Usb 3.0, una miniDisplay port, uno slot per microSD. Sul corpo macchina manca una porta Usb-C, che sarà presente però su un dock esterno.

 

Fonte: Repubblica.it

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