Terrorismo, un fermo e un’espulsione per due fratelli tunisini

Erano in contatto, tramite i social network, con personaggi vicini all’estremismo islamico e condividevano contenuti inneggianti all’Isis.

Per questo due fratelli tunisini di 34 e 32 anni sono stati fermati per apologia di terrorismo dagli agenti della Dda di Bari.

L’operazione che ha portato al fermo dei due “lupi solitari”, denominata Barakaat e finalizzata a “prevenire e debellare” proprio “il fenomeno dei cosiddetti lupi solitari” ispirati dall’Isis, è stata condotta dai poliziotti di Bari, in collaborazione con la Digos di Foggia e di Padova ed è stata coordinata dalla Direzione centrale della Polizia di Prevenzione (Ucigos).

Il primo dei due fratelli radicalizzati è stato fermato dagli agenti a Foggia. L’uomo era in possesso di una pistola ed è accusato di apologia di terrorismo e detenzione di armi da fuoco. Il secondo è stato invece rintracciato a Padova, dove gli è stato notificato il provvedimento di espulsione dall’Italia.

Secondo quanto è emerso dall’inchiesta della Procura distrettuale di Bari, svolta in collaborazione con la Procura della Repubblica di Foggia, i due non sarebbero affiliati ad alcuna organizzazione terroristica. I due fratelli tunisini sarebbero, piuttosto, “lupi solitari” ispirati dall’azione del Califfato, a cui inneggiavano su Facebook e su alcune chat. Proprio per questo motivo sono stati considerati soggetti pericolosi.

Fonte: www.ilgiornale.it

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