Inter, Zhang jr ci spera ancora: “Conte? Ogni idea è possibile”

MILANO – Steven Zhang parla del futuro dell’Inter e in particolare del prossimo allenatore. Il figlio di Jindong Zhang, proprietario del club, lascia aperta una porta a tutte le possibilità. “Se Conte non accetterà cosa faremo? Ogni idea è possibile”, sottolinea Zhang jr alla Cnbc proseguendo: “Un allenatore è importante per una squadra, così come i giusti giocatori; è come in un’azienda devi trovare i giusti impiegati. C’è bisogno di giocatori, persone, management che abbiano a cuore la società e che giochino per il club con il cuore e con lo spirito. Non è giusto pensare alla prossima stagione, è giusto pensare a dove sarà il club tra due, cinque, dieci anni. Non ho dubbi che la squadra giocherà bene presto. E’ un’enorme responsabilità… per me personalmente”. Il dirigente nerazzurro prosegue chiarendo: “Suning ha investito nel calcio, volevamo questa società. Il calcio è il calcio, è fatto di alti e bassi”. E ancora: “Il calcio in Europa è come una religione, la gente è pazza per il calcio. Suning ha una compagnia per i consumatori e investire in una squadra di calcio diventa una porta per aprirsi a nuove realtà, nuovi scambi, nuove culture”.

GRANDI INVESTIENTI PER IL FUTURO – Zhang continua: “Quando si parla di una rinnovazione non riguarda quanti soldi metterai dentro, ma riguarda più la strategia di come investirai nel club. Dipende tanto dai ricavi del club. La prima cosa è investire nelle facilities, nei giovani, nelle accademy per avere una crescita salutare del club. Vogliamo formare giovani che possano dare il meglio e che un giorno possano giocare nella prima squadra”. Infine, un messaggio ai tifosi, ai quali Zhang chiede di “avere pazienza e fiducia nel club; so che i tifosi amano il club profondamente. Faremo il nostro meglio e lo faremo passo dopo passo. Non puoi cambiare le cose in un mese, in una partita. Ma guardando avanti, penso sempre che sia necessario investire sul lungo termine , questa è la cosa più importante per un club”.

Fonte: Repubblica.it

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