Adam Lambert, la nuova voce dei Queen che non può far dimenticare Freddie Mercury

Freddie Mercury non c’è più ma la sua leggenda è ancora ben viva, il pubblico continua ad amarlo, la musica dei Queen non è mai scomparsa. Ma Brian May e Roger Taylor, che ancora tengono il timone della band, non hanno alcuna intenzione di andare in pensione, anzi, negli anni, hanno sempre cercato di trovare una nuova voce per poter andare avanti, per continuare a scrivere pagine nuove nella storia dei Queen. Ma sostituire un colosso come Freddie Mercury è un compito davvero difficile.

C’è stato Robbie Williams, quando la band ha registrato We are the champions per la colonna sonora de Il destino di un cavaliere, con risultati non particolarmente graditi al pubblico degli appassionati. Poi, con un successo più che discreto e una collaborazione fruttuosa, i Queen hanno scelto, nel 2004, di affidare il compito di “lead singer” a Paul Rodgers, ex frontman dei leggendari Free di All right now. “Per molto tempo non vedevo una ragione per essere ancora ‘Queen’”, disse all’epoca Brian May, “non riuscivo ad immaginarlo. Poi abbiamo suonato qualche brano con Paul ed è stato come se una porta si fosse aperta nella mia mente”. Con Rodgers i Queen hanno realizzato non solo un paio di tour mondiali, tornando ad essere una band di clamoroso successo dal vivo, ma anche un album. Rodgers, ovviamente, non è mai entrato ufficialmente a far parte della band e quando il loro breve viaggio insieme si è concluso, nel 2008, ognuno ha continuato per la sua strada. Ma i Queen hanno diretto le loro attenzioni altrove, hanno cercato un altro cantante ed hanno trovato Adam Lambert. Anzi con il giovane cantante statunitense, arrivato alla fama con American Idol, hanno pensato addirittura di aver trovato la quadratura del cerchio: “Rodgers è uno dei grandi cantanti del rock, ma era troppo “bluesy” per noi”, ha detto Roger Taylor, “Credo che Adam sia molto più adatto alla nostra musica”. “Si, penso che Adam abbia una voce che si fonde bene con il nostro suono”, ha detto Brian May, “è proprio come noi e con lui possiamo muoverci con maggiore libertà all’interno del mondo sonoro dei Queen”. Sì, ma che diamine ha fatto Lambert per meritare di giocare in ‘champions league’ con i Queen? E’ arrivato secondo a American Idol nel 2008, ha inciso tre album come solista, il primo, For your entertainment è arrivato al terzo posto delle chart americane, il secondo Trespassing ha esordito direttamente in vetta alla classifica, il terzo The original High nuovamente terzo. E nel 2012 ha iniziato a collaborare con i Queen.
FotoAdam Lambert, la nuova voce dei Queen che non può far dimenticare Freddie Mercury
La formazione originale dei Queen

E così, oggi, ci troviamo ad avere Adam Lambert al posto di Freddie Mercury? Non esattamente. Formalmente parlando i Queen non hanno mai sostituito Freddie Mercury, Rodgers non faceva parte della band e così è anche nel caso di Lambert. La formula che usano è quella di ‘Queen + Adam Lambert’, lasciando ben distanti le due entità. Ma ciò non toglie che per chi va a vedere la band, il frontman oggi è lui. E vendendoli in azione si capisce rapidamente perché May e Taylor abbiano preferito il giovane Adam al vecchio Paul. Estroverso, esagerato, spettacolare il primo, quanto pacato, professionale e serio (anche se dotato di una forte personalità in scena) il secondo. Il che ovviamente rende felice una parte dei fan che amano la grande teatralità dei Queen, che Lambert porta nuovamente in primo piano, mentre Rodgers era “solo” un cantante. Ma, ed è questo il punto, se non era possibile in nessun modo per Paul Rodgers somigliare a Freddie Mercury, non c’era alcuna possibilità di confusione tra gli stili dei due, e in parte questo cambiava in profondità l’idea di spettacolo dei Queen, con Lambert il rischio è esattamente l’opposto e spesso si rischia l’imitazione se non la caricatura. Non che Lambert non sia bravo, ha una gran voce, una notevole elasticità interpretativa, un grande coraggio nell’occupare anche lo spazio teatrale di Mercury, ma se con Rodgers ogni paragone con Mercury era insensato, con lui invece i paragoni sono inevitabili. E, per quanto questo possa sorprendere, i fan lo hanno accolto con entusiasmo. Ma senza amore. Come potrebbe essere altrimenti? Qualcuno potrebbe sostituire Mick Jagger negli Stones? O sono riusciti i molti che hanno provato a sostituire Jim Morrison nei Doors? Oltretutto, come chiunque ami i Queen sa bene, l’unico che ha davvero retto il confronto con Mercury era stato George Michael, la cui Somebody to love resta straordinariamente bella. Ma Michael non poteva diventare ‘il cantante dei Queen’ e la sua recente scomparsa ha chiuso ogni possibilità.
FotoAdam Lambert, la nuova voce dei Queen che non può far dimenticare Freddie Mercury
Brian May, Roger Taylor e Adam Lambert

C’è Adam Lambert, dunque: lui fa del suo meglio, ha un’approccio corretto alla musica dei Queen, ma il terreno sul quale si muove è scivoloso, e la partita che gioca è difficilissima: se fa troppo poco non è soddisfacente, se fa troppo rischia di esagerare. Ma Brian May non ha dubbi, anzi, è certissimo della scelta: “Non abbiamo mai cercato una persona come lui ma all’improvviso ce lo siamo ritrovati con noi e lui era in grado di cantare quelle parole. Le nostre non sono canzoni facili da cantare soprattutto nelle loro versioni originali, non ci sono molte persone in grado di farlo anche se si tratta di bravi cantanti. Ma Adam ci riesce e lo rende anche facile. Potrebbe farlo anche nel sonno. E riesce a prendere anche note più alte rispetto a Freddie in una situazione live”. E anche Roger Taylor lo pensa: “Ogni volta che abbiamo suonato la nostra musica con Adam, lui si è dimostrato un frontman incredibile. È sensazionale. Ha un’estensione sorprendente, e riesce ad eguagliare quella di Freddie. È un cantante straordinario e un vero talento, si adatta perfettamente alla nostra teatralità, è proprio a suo agio”. Anche se, come hanno dimostrato i concerti precedenti, il rischio ‘tribute band’ è dietro l’angolo.

I Queen, insomma, sono sempre i Queen, la chitarra di Brian May domina la scena assieme ai suoi lunghi capelli ormai completamente bianchi, e il drumming di Roger Taylor sostiene ancora il sound. Non sono più quelli di un tempo, ovviamente John Deacon si è messo in pensione da un bel po’ e Lambert, per quanto sia, non è Mercury, ma i prossimi concerti italiani della band faranno felici i molti che ancora amano il gruppo e la sua leggenda. L’appuntamento è a novembre.

 

Fonte: Repubblica.it

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