Mercati positivi dopo il successo di Macron in Francia. “Ma non sarà rally”

MILANO – Ore 9:15. La vittoria di Emmaluen Macron alle elezioni presidenziali francesi tranquillizza i mercati, che si aspettavano ampiamente una affermazione del candidato centrista e trovano comunque lo spazio per festeggiare lo scampato pericolo del sovranismo di Le Pen. Julien Lafargue di Jp Morgan Private Bank sottolinea che è un esito “favorevole per gli investimenti rischiosi e per l’atteggiamento degli investitori in generale”, ma visto che le quotazioni erano già salite nell’attesa di questo risultato “non ci aspettiamo una corsa prolungata dei listini, ma un rialzo che sarà più modesto di quello visto dopo il primo turno”. Il “sospiro di sollievo” che si può tirare nelle sale del trading è il concetto di fondo che esprimono anche da State Street, rimarcando che sarà dirimente vedere ora che geometrie politiche riuscirà a costruire il movimento En Marche! in vista delle elezioni per il Parlamento di metà giugno, fondamentali per misurare il sostegno all’azione del prossimo presidente.

Le Borse del Vecchio aprono positivi, ma senza variazioni di particolare rilievo. Milano segna un rialzo di circa mezzo punto percentuale, Parigi sale dello 0,1%. Londra resta agganciata alla parità mentre Francoforte aggiunge lo 0,35%.

Dopo l’iniziale rafforzamento, sull’euro scattano le prese di profitto degli investitori che avevano scommesso sul candidato europeista. La moneta unica scende così sotto quota 1,1 raggiunta nei giorni scorsi verso il dollaro e scambia a 1,0986 (-0,03%). Anche verso lo yen l’euro perde qualcosa nei primi scambi sui listini europei e scende appena sotto quota 124 (123,8). Discorso simile per gli spread: venerdì erano scesi i rendimenti dei decennali italiani e francesi, mentre oggi i differenziali non registrano grandi restringimenti. Lo spread fra Btp e Bund sale così a 178, punti contro i 174 punti della chiusura della scorsa settimana mantenendosi comunque sotto la soglia dei 180 punti. Il rendimento del decennale italiano segna 2,19%. Anche lo spread fra decennale francese e Bund guadagna sale leggermente a 43 punti.

L’attenzione macroeconomica si muove ora sulla Bce, in attesa della riunione del direttorio che tra un mese potrebbe dare indicazioni importanti sulla graduale stretta agli acquisti del Quantitative easing. Nell’agenda odierna dei mercati si registra la crescita a marzo degli ordini di fabbrica tedeschi, saliti dell’1%, e la fiducia degli investitori nell’Eurozona.

In mattinata, la Borsa di Tokyo è stata la prima a intercettare la vittoria di Macron con l’indice Topix ai massimi dal dicembre 2015 e il Nikkei che ha accelerato fino a chiudere in rialzo del 2,31%. La Piazza asiatica era reduce da tre giorni di festa e ha così recuperato il terreno perduto. In positivo anche Hong Kong in rialzo di circa lo 0,3%.

Discorso diverso per la Cina, con Shanghai che perde circa l’1%. Le azioni cinesi sono in una fase di debolezza costata finora 400 miliardi di dollari di valore alle azioni locali. Gli investitori pagano il conto della possibile stretta in arrivo dal governo, che vuole porre un freno all’indebitamento finanziario. Gli ultimi dati macro sono positivi: le esportazioni della Cina in termini di yuan sono aumentate del 14,3 per cento anno su anno ad aprile, mentre le importazioni sono aumentate del 18,6 per cento, con un surplus commerciale di 262,3 miliardi di yuan (circa 38 miliardi di dollari) . Il volume del commercio estero ha raggiunto i 2,22 miliardi di yuan ad aprile, in crescita del 16,2 per cento su base annua.

Sul fronte delle materie prime, prosegue il recupero del petrolio che era scivolato nelle scorse sedute fin sotto i 45 dollari al barile, per la qualità Wti. Oggi il greggio di riferimento per il mercato americano si è riportato sopra 46,5 dollari, il Brent rivede quota 50 dollari. In lieve rialzo anche l’oro, in area 1.230 dollari l’oncia. Negli Usa, Wall Street riapre dopo una seduta record trainata dai buoni dati sul lavoro, con più nuovi posti delle attese: S&P 500 e Nasdaq hanno raggiunto nuovi massimi di sempre.

 

Fone: Repubblica.it

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