Intesa Sanpaolo, l’utile supera le attese a 901 milioni

MILANO – Intesa Sanpaolo licenzia un trimestre con utile superiore alle attese: +12% a quota 901 milioni di euro, che diventano 1.183 milioni se si escludono i contributi e gli altri oneri riguardanti il sistema bancario. Il livello di utile che si aspettavano gli analisti era di 780 milioni e quello del primo trimestre 2016 era stato di 806 milioni di euro. Tra le voci che pesano sui conti, c’è una nuova svalutazione da 261 milioni della quota detenuta nel fondo Atlante, il veicolo che ha realizzato le ricapitalizzazioni delle banche venete ed opera nel settore delle sofferenze. Quota che per altro era già responsabile di rettifiche di valore per 227 milioni nel quarto trimestre dell’anno scorso, a fronte – stando al bilancio al 31 dicembre 2016 – di un ammontare complessivamente versato dalla banca nel veicolo di 686 milioni, con ulteriori impegni per 159. Si tratta dunque di una rettifica complessiva del valore superiore al 70%.

Il mercato ha reagito positivamente ai numeri diffusi dall’istituto guidato da Carlo Messina, che ha accelerato in Borsa (segui il titolo in diretta).

I proventi operativi netti sono aumentati dello 0,8% a 4,2 miliardi, con interessi netti a 1,8 miliardi (-2,7%) e commissioni a 1,86 miliardi (+10%). Sostanzialmente stabili a 2,055 miliardi i costi operativi, per un rapporto cost/income sceso al 48,8%. Sul fronte patrimoniale, il Cet1 è al 12,9% tenendo conto dei dividendi maturati.

E’ invece prevista nei risultati del secondo semestre la contabilizzazione della plusvalenza netta di circa 800 milioni di euro derivante dalla cessione di Allfunds, che è stata chiusa nel primo trimestre. Da segnalare che in 18 mesi, la banca ha ridotto di 7,5 miliardi di euro lo stock di crediti deteriorati lordi: nel primo trimestre 2017 si è registrato il flusso lordo da crediti in bonis più basso di sempre.

Per il 2017 Intesa Sanpaolo attende “un aumento del risultato della gestione operativa, conseguente alla crescita dei ricavi e al continuo cost management, e del risultato lordo, con una riduzione del costo del rischio”, si sottolinea nella relazione sui conti. Confermato “l’impegno alla distribuzione di dieci miliardi di euro di dividendi cash complessivi, indicato nel piano di impresa, per il quadriennio 2014-2017”, anche in considerazione del fatto che i profitti di questo primo periodo dell’anno nonchè sono superiori “alla quota trimestrale di 3,4 miliardi di dividendi cash previsti per il 2017”.

 

Fonte: Repubblica.it

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