394 Migranti, 200 vittime in due naufragi. “Gli scafisti hanno tolto il motore al gommone e sono tornati indietro”

L’Oim riferisce di nuova tragedia raccontata da uno dei sette sopravvissuti. Migranti sbarcati a Pozzallo hanno riferito di un’altra imbarcazione affondata e di 80 persone annegate. Ripescati alcuni cadaveri. Seimila persone in arrivo.

I superstiti dell’ultimo naufragio al largo delle coste libiche confermano le nuove modalità di viaggio imposte dai trafficanti di uomini ai migranti con grande rischio per le loro vite. “Gli scafisti ci hanno seguito a bordo di un altro gommone, a un certo punto, accostando, hanno staccato il motore del nostro gommone e ci hanno lasciato alla deriva. Eravamo in 120 a bordo e poco dopo, mentre la gente si agitava, si è rotto il fondo dell’imbarcazione e il gommone si è capovolto. Sono annegati almeno in 80 e tra loro anche uno degli scafisti”.

Ma le vittime delle ultime 24 ore nel Canale di Sicilia sarebbero circa 200. L’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim) ha reso noto che secondo quanto raccontato da un altro superstite a bordo di un altro gommone mancano all’appello 113 persone. L’imbarcazione aveva fatto poche miglia quando è affondata al largo di Az Zawiyah e la Guardia costiera libica è riuscita a trarre in salvo appena sette persone, sei uomini e una donna.  “Notizie drammatiche che ci hanno fornito i nostri riferimenti di Oim Libia – precisa il portavoce dell’organizzazione in Italia, Flavio Di Giacomo – attendiamo ulteriori dettagli di questa ennesima tragedia”.

Sul primo naufragio indaga la Procura di Ragusa. Grazie alle testimonianze dei 40 superstiti del gommone ribaltatosi, portati poi a Pozzallo, gli uomini della squadra mobile hanno individuato e fermato uno scafista somalo mentre altri tre sospettati sono sottoposti ad accertamenti. I superstiti hanno detto di essere rimasti in acque per ore prima di essere socsorsi dal mercantile “Alexander Maersk” sul quale erano stati nel frattempo trasbordati altri 293 migranti siriani, marocchini e centroafricani. Alcuni cadaveri sono stati recuperati da un’altra nave impegnata nei soccorsi.

Fonte:Repubblica

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