Sarri: ”Serve un Napoli straordinario, secondo posto sarebbe super”

NAPOLI – Maurizio Sarri torna all’antico. Il copione della vigilia è improntato unicamente sul Cagliari, sfida decisiva per il duello con la Roma che vale il secondo posto: “Affrontiamo un avversario libero da pressioni. Il Napoli dovrà essere umile e determinato. Saranno necessarie grandi motivazioni. Dimostriamo di essere una grande squadra. Voglio una prestazione straordinaria”. Su Hamsik ci sono ancora dubbi: “Venerdì ha fatto gran parte dell’allenamento con noi, non corre particolari rischi. Deciderò dopo la rifinitura di sabato mattina”.

La condizione generale del Napoli sembra superiore alla Roma. C’è la possibilità del sorpasso?
“Alla Roma non manca niente. Ha una media punti importantissima. E’ davanti e noi dobbiamo fare solo risultati. Continuiamo a crederci. Facciamo il massimo e poi tiriamo le somme”.
La differenza tra il secondo e il terzo posto è enorme per gli obiettivi dell’anno prossimo?
“Non conosco ancora l’obiettivo dell’anno prossimo. Non ho ancora parlato con il presidente. Nella prossima stagione i posti Champions saranno quattro, quindi secondo o terzo cambierebbe poco anche se chi va in campo, vuole comunque fare bene. Adesso la piazza d’onore ci darebbe convinzione. E’ il ciclo più importante della storia del Napoli”.
Il 5-0 rifilato al Cagliari al Sant’Elia cosa rappresenta?
“E’ un problema. Affrontiamo una squadra come il Cagliari tranquilla e in salute. Sicuramente vorrà cancellare la sconfitta del Sant’Elia. Sarà una partita tosta. Dobbiamo dimostrare umiltà. E’ il primo requisito. Il secondo è la determinazione e voglio una prestazione straordinaria”.
Juve-Real è la possibile finale di Champions. Per il Napoli crea frustrazione o soddisfazione?
“Affrontare le due finaliste Champions in due manifestazioni diverse è la dimostrazione che abbiamo fatto bene sia in Champions che in Coppa Italia. Sono due squadre al top e noi siamo stati in partita in entrambi i casi. Questo ci dà la sensazione che stiamo crescendo”.
Basta questo per definire il Napoli grande?
“Per la nostra dimensione direi di sì. E’ uno dei cicli più appaganti della storia del Napoli. Stiamo facendo bene. Se parliamo a dimensione mondiale, forse ancora non siamo al top”.
Totti si ritira. Dovrebbe essere ritirata la numero 10?
“Non lo so. Non ho mai sentito dire da Totti che lascia il calcio, aspetto lui. A questi grandi campioni va dato questo giusto tributo, ma ritirare la maglia numero 10 limita il sogno per il futuro e questo mi piace un po’ meno. Farei un ritiro temporaneo per qualche anno, ma poi è giusto che il futuro Totti possa indossarla”.
La sospensione della maglia numero 10 potrebbe essere applicata pure nel Napoli?
“C’è l’aspetto positivo di lasciare il sogno ad un bambino, ma c’è quello negativo perché poi i paragoni sarebbero ingiusti. Tralasciando i casi particolari, il desiderio al bimbo va lasciato”.
Come sta Hamsik?
“Ieri ha lavorato in gran parte con il gruppo. Non ci sono grandi rischi, i medici mi hanno rassicurato. Verificheremo le sue condizioni dopo gli allenamenti di oggi e domani poi decideremo se mandarlo dentro oppure no”.
Mertens compie 30 anni. Che regalo gli farete?
“Deve fare lui il regalo a noi, poi lo festeggeremo. Sinceramente non mi preoccupo del suo compleanno fino alle 21 di sabato sera”.
Ci saranno le giuste motivazioni con il Cagliari?
“E’ una gara importantissima. Dobbiamo capire che non sarà facile. In passato le squadre di metà classifica mollavano molto prima, stavolta hanno dato grande dimostrazione di professionalità. E’ palese che dobbiamo avere grandi motivazioni. Se non dovessimo averle, non saremmo pronti per diventare una grande squadra”.
Chi sostituirà Koulibaly?
“Tonelli è ancora più indietro dal punto di vista della condizione generale. Maksimovic e Chiriches stanno bene entrambi. Sono due soluzioni che danno garanzie”.
Quanto è cresciuto Rog in questa stagione? Può diventare un’alternativa a Callejon?
“E’ un ragazzo che è migliorato tantissimo. In questo momento noi pensiamo al Cagliari e non al futuro. La possibilità che possa giocare in certi ruoli dipende da determinate caratteristiche delle partite: non può fare l’esterno a campo chiuso, avrebbe difficoltà nel saltare l’uomo. Ha un futuro importante da centrocampista. Le ammonizioni fanno parte del suo modo di essere: ha intensità e aggressività. Li gestirà meglio quando crescerà”.
La catena di sinistra è più fluida con Ghoulam, Strinic incide meglio in fase difensiva. Chi sceglierà col Cagliari?
“Ho avuto la sensazione che per due o tre settimane Strinic stesse meglio. Ora ho visto Ghoulam in netta ripresa. L’alternanza potrebbe anche ripetersi”.
Diawara ha fatto molto bene a Milano. Domani tocca a Jorginho?
“In misura assolutamente teorica questa partita è più adatta a Jorginho, ma teoricamente potrebbe servirci pure forza fisica. Non è facile affrontare il Cagliari. Non ho ancora deciso e non sono neanche preoccupato. Stanno entrambi bene”.
Nelle ultime otto partite Zielinski è partito un volta sola titolare. Come sta?
“Zielinski è un ragazzo di 22 anni, abituato a giocare 30 partite. Quest’anno si è ritrovato a disputare gli Europei e poi a giocare con noi. Ha pagato un po’ di appannamento, negli ultimi dieci giorni ha dato segnali positivi e quindi è tornato dentro. E’ un percorso che doveva fare. Spero possa riposare in estate, parliamo di un potenziale fuoriclasse”.

 

Repubblica.it

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