Roma, senegalese muore durante blitz dei vigili. Gli amici: investito. Ma polizia smentisce: malore

Dramma durante un blitz antiabusivismo nel cuore di Roma: un venditore ambulante senegalese, Nian Maguette, di 54 anni, è morto in circostanze ancora da chiarire a lungotevere de’ Cenci. I connazionali della vittima presenti sul luogo sostengono abbia battuto la testa a terra dopo essere stato investito da un motorino guidato da vigili in borghese, ma sia gli inquirenti, sia vari testimoni, smentiscono categoricamente questa ricostruzione: il senegalese avrebbe avuto un malore e sarebbe stato visto accasciarsi a terra.

Quando intorno alle 11.50, nella zona dell’isola Tiberina, sono comparsi gli agenti antiabusivi, tra i tanti venditori ambulanti è scattato il fuggi fuggi generale. È proprio fuggendo che il senegalese sarebbe morto, forse per un infarto, accasciandosi in strada sotto gli occhi di passanti e turisti. Pare che l’uomo fosse già noto alle forze dell’ordine. Alcuni ambulanti, connazionali della vittima sostengono sia stato «investito da un motorino dei vigili urbani in borghese mentre scappava dal controllo. È caduto e ha battuto la testa». Gli ambulanti indicano anche una macchia sull’asfalto del marciapiede: «Quello è il sangue di Niam», dicono. La vittima, tuttavia, potrebbe aver battuto la testa a terra anche in seguito al malore.

Identificato in Italia la prima volta nel 1993, negli anni il senegalese è stato più volte tratto in arresto per vendita di merce contraffatta ma dal maggio 2016 sembra abbia ottenuto un permesso regolare. Da anni vive a Roma con i suoi due figli in una casa al Pigneto, quartiere abitato da una nutrita comunità senegalese.

Dopo il dramma un centinaio di connazionali del senegalese hanno bloccato il lungotevere per protesta. Dalla Questura di Roma, però, fanno sapere che «le testimonianze raccolte dagli investigatori della Squadra mobile e del commissariato Trevi concordano sul fatto che l’uomo è stato visto accasciarsi al suolo mentre si trovava da solo. Pertanto, è da escludere che il decesso sia derivato da azione di terzi. La salma è stata comunque posta a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’esame autoptico».

Il vicecomandante della polizia municipale Antonio Di Maggio spiega che gli agenti impegnati intorno alle 11.50 nel blitz in zona isola Tiberina non hanno inseguito gli ambulanti: «Abbiamo imposto agli uomini del primo gruppo di non fare alcun inseguimento – sottolinea -. È stata solo sequestrata la merce. La vittima è stata trovata accasciata in via Beatrice Cenci, a circa 100 metri dal luogo in cui abbiamo operato e in un secondo momento». «Agli atti – continua Di Maggio – nulla risulta, allo stato, di rapporto diretto», tra i controlli e il decesso del senegalese. Il vicecomandante esprime il cordoglio per il senegalese deceduto: «La morte di una persona ci dà profondissimo dispiacere.

Fonte: Il Messaggero

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