Legittima difesa, testo sul ricorso alle armi emendato ma Forza Italia annuncia il no

ROMA – Forza Italia voterà contro il disegno di legge sulla legittima difesa. Lo ha annunciato Silvio Berlusconi, spiegando che l’emendamento introdotto dal Pd per venire incontro alle richieste dei centristi di Alfano non è sufficiente. “Forza Italia ha fatto il possibile per migliorarlo. Il nostro capogruppo Brunetta, e con lui Gelmini e Fontana e tutti i parlamentari che hanno seguito direttamente il provvedimento – ha spiegato Berlusconi – hanno lavorato con rigore e con spirito costruttivo, e lo testimonia il fatto che alcune delle nostre proposte sono state recepite. Tuttavia il testo finale non è certo adeguato al bisogno di sicurezza degli italiani e a ciò che tutti gli italiani si attendono. In accordo con il Capogruppo Brunetta, ho espresso un parere contrario al disegno di legge in questione”. “Noi non siamo certo per la difesa ‘fai da te’ – ha aggiunto il leader di Forza Italia – ma di fronte al pericolo dev’essere garantito il diritto alla difesa. Il testo votato dalla maggioranza delude queste aspettative, non dà risposta al tema centrale del diritto alla difesa, lascia alla discrezionalità del giudice margini eccessivi”.

Alle critiche di Berlusconi ha risposto a breve giro il Pd. “Berlusconi parla in modo molto generico. Non credo conosca il testo che stiamo discutendo, e forse neanche quello approvato nel 2006 dal suo governo! Io penso che vogliano sottrarsi a qualsiasi responsabilità politica. Solo per questo dicono no ad una buona riforma”, ha affermato il responsabile giustizia del partito David Ermini.

La novità introdotta questa mattina al testo del provvedimento da parte del gruppo del Pd prevede che per la vittima di un’aggressione la reazione è considerata legittima difesa, quindi anche possibile con le armi, quando si verifica ‘di notte’, con ‘violenza sulle persone o sulle cose’. Una mediazione resa necessaria dopo che i centristi avevano minacciato di non votare più il provvedimento se l’asticella dell’articolo 52 del Codice penale non fosse stata spostata “più in alto”, ampliando cioè la possibilità di ricorrere all’uso delle armi da parte della vittima. Più in alto, ma non abbastanza per garantire al ddl anche il sostegno di Forza Italia.

Oggi non viene considerato punibile chi reagisce contro il pericolo di un’offesa ‘ingiusta’ e se ‘la difesa è proporzionata all’offesa’. Il nuovo testo considera, invece, legittima semplicemente “la reazione a un’aggressione commessa in tempo di notte nonché la reazione” all’introduzione di malviventi nel proprio domicilio “con violenza alle persone e alle cose”, oppure “con la minaccia o con l’inganno”. La stessa reazione armata sarà dunque considerata legittima difesa.

Intanto l’Aula ha votato in serata l’articolo 1 della proposta di legge di modifica della legittima difesa con 227 sì e 145 no. Il testo è composto di un solo articolo ed ora la Camera sta votando gli emendamenti che propongono articoli aggiuntivi. Tra questi è già stato approvato quello – a prima firma del Pd Walter Verini – che dispone l’obbligo per lo Stato di pagare le spese processuali se la persona imputata viene dichiarata “non punibile per aver comesso il fatto”. Ovvero, se gli viene riconosciuta la legittima difesa. L’emendamento prevede che “l’onorario e le spese spettanti al difensore della persona dichiarata non punibile per aver commesso il fatto per legittima difesa o per stato di necessità sono a carico dello Stato”. Il voto finale sul ddl è previsto per giovedì mattina.

 

Fonte: Repubblica.it

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