Bologna, voci sulla vendita della Ducati

“Stavolta potrebbe essere”. Lavoratori e sindacati preoccupati per le nuove voci di possibile vendita di Ducati da parte di Audi. La notizia, rilanciata ieri dall’agenzia Reuters citando fonti anonime, non è stata smentita né commentata da Borgo Panigale e nemmeno dalla Germania. Tanto che i sindacati hanno chiesto informazioni alla sede centrale. “Non ci vendano a un fondo”, chiedono i sindacati.

Reuters scrive che il gruppo di Wolfsburg ha dato incarico alla banca di investimenti Evercore per trattare la possibile cessione di una serie di rami di attività, tra cui Ducati, per far fronte alle spese derivanti dallo scandalo Dieselgate. Un modo per far cassa, insomma, finora smentito (anche recentemente) dai manager sia di Audi che di Volkswagen. Secondo alcune voci Ducati oggi potrebbe valere fino a un miliardo e mezzo di euro, quasi il doppio di quanto hanno investito nel 2012 i tedeschi per acquistare il marchio da Investindustrial, il precedente proprietario. I possibili compratori, aggiunge sempre la Reuters, potrebbero essere gruppi cinesi, indiani o fondi finanziari più interessati al valore del marchio di Borgo Panigale che alla tecnologia.

“La notizia è più verosimile del passato, anche se occorrerà tempo e un acquirente non interessato ai saldi di stagione perché la Ducati non è in saldo”, scrive su Facebook Bruno Papignani, segretario della Fiom emiliana, sottolineando che a far pendere l’ago verso la possibile vendita ci sono il buon andamento economico della casa delle Rosse e il fatto di essere completamente autonoma, anche dal punto di vista finanziario. E poi di essere stata fortemente voluta da Ferdinand Piech, da poco uscito dal gruppo Volkswagen.

“I lavoratori sono preoccupati, abbiamo chiesto informazioni alla sede centrale – spiega Salvatore Carotenuto, delegato Fiom Cgil – Non è la prima volta che ci sono queste voci, ma il fatto di poter uscire da un gruppo solido come Volkswagen inevitabilmente ci preoccupa”. “Si parla di una possibile vendita ogni 6-7 mesi – aggiunge Marino Mazzini, segretario della Fim Cisl – Aspettiamo di avere informazioni dall’azienda, se la cosa venisse confermata speriamo che Ducati venga ceduta a un gruppo industriale vero e non a finanzieri.

Fonte: La Repubblica

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