Grillo attacca Reporter Senza Frontiere: “Io sarei il problema? Sistema marcio”

PARIGI – Il rapporto annuale di Reporter senza frontiere sulla libertà di stampa nel mondo indica un Italia in recupero: il nostro Paese guadagna 25 posizioni nella classifica mondiale passando dal 77mo al 52mo posto. Ma non basta. Oltre a problemi che restano, come “intimidazioni verbali o fisiche, provocazioni e minacce”, e “pressioni di gruppi mafiosi e organizzazioni criminali”, c’è anche l’effetto di “responsabili politici come Beppe Grillo che non esitano a comunicare pubblicamente l’identità dei giornalisti che danno loro fastidio”: M5S “discredita i media come arma preferita”.

“Oggi ho scoperto di essere io la causa del problema di libertà di stampa in Italia” ha twittato (e scritto su Facebook e sul blog) Grillo. Il leader 5 Stelle ha rinviato quindi al suo blog dove firma il post dal titolo È tutta colpa di Beppe Grillo.

“Se i Tg e i giornali non vi danno le notizie o vi danno notizie false o vi danno notizie non verificate – scrive Grillo – è perché hanno paura di me. Reporter Senza Frontiere dice che diffondo ‘l’identità’ dei ‘giornalisti sgraditi’. Forse non sono stati informati bene dai direttori dei giornali italiani che li hanno contattati per cambiare la classifica (vi hanno contattato, vero?). Non viene pubblicata l’identità dei giornalisti sgraditi, viene smentita la balla che diffondono o viene risposto alle loro offese gratuite”. Il rapporto di Rsf fa cadere l’alibi del leader dei cinquestelle che, per attaccare i giornalisti, cita spesso la pessima classifica del nostro Paese sullo stato della libertà di stampa. Quest’anno viene detto chiaramente che uno dei responsabili di ciò è anche il capo degli M5s. E ancora: “Sotto la pressione dei politici, spesso i giornalisti italiani optano per l’auto-censura”.

Ma Grillo non è d’accordo: “Anche Assange ha preso un abbaglio. La colpa di questo sistema informativo marcio è mia. In un Paese in cui un ex premier condannato tiene in mano tre televisioni da oltre 20 anni, dove molti giornali nazionali sono amministrati da editori impuri iscritti a partiti politici o, peggio ancora, dove alcuni quotidiani sono persino proprietà diretta di partiti politici, il problema sono io, che scrivo su un blog. Ma… Sarà”. Sulla polemica interviene anche il vice presidente della Camera: “Per noi i problemi del giornalismo in Italia sono l’assenza di una legge sul conflitto di interessi e la lottizzazione della tv pubblica” dice Luigi Di Maio, “ci sorprende che sia indicato Beppe Grillo come problema della stampa italiana”.

I NUOVI POTENTI E L’INFORMAZIONE

Secondo la classifica di Reporters sans Frontieres il balzo in avanti italiano è dovuto anche “all’assoluzione di diversi giornalisti, tra cui i due che sono stati processati nel caso Vatileaks”.

Fonte: La Repubblica

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