Parigi, tre blitz durante il comizio del Fn, aggredito deputato. Le Pen: “O si rinasce o si affonda”

PARIGI – Prima l’aggressione a un deputato del Gard, poi l’interruzione del discorso della candidata alle presidenziali da parte di una attivista che ha fatto irruzione sul palco. Quindi le urla di una donna in platea che si è sbottonata la camicetta (forse una Femen). Scontri, disordini, insulti, lancio di pietre e anche di qualche cocktail molotov durante il comizio di Marine Le Pen al teatro Zenith di Parigi.

Il primo blitz. L’arrivo del frontista Gilbert Collard, deputato del Gard, al comizio di Marine Le Pen è stato a dir poco movimentato. Scendendo dall’auto, l’alto dirigente del Fronte è stato oggetto di una dura accoglienza da parte di militanti anti-Fn. “Gilbert Collard è stato aggredito vigliaccamente insieme alla moglie all’ingresso dello Zenith”, ha detto all’interno del teatro David Rachline, portavoce della campagna presidenziale di Marine Le Pen, puntando il dito contro “teppisti di estrema sinistra”.

“Stavo per prendermi una bottiglia di birra in testa ma grazie al cielo un poliziotto è riuscito a scansarla, come anche una specie di bomba infiammabile”, ha deplorato Collard una volta dentro. Subito dopo l’aggressione l’ingente dispositivo di agenti in tenuta antisommossa lo ha immediatamente portato via e accompagnato all’interno del teatro. Fuori dallo Zenith la tensione resta alta con scontri e incidenti inscenati da militanti anti-Fn. L’ingente dispositivo di sicurezza rimane in piedi.

L’episodio è avvenuto durante il comizio della leader del Fn che proprio qualche giorno fa aveva attaccato il Papa e la Chiesa sui migranti. “La campagna presidenziale è praticamente finita, tra 6 giorni si vota: è giunta l’ora della scelta, una scelta storica, una scelta di civiltà”. Lo ha detto la candidata del Front National, Marine Le Pen, aprendo il grande comizio al teatro Zenith di Parigi. “Domenica – ha avvertito la candidata dell’estrema destra – la Francia rinasce o la Francia affonda”. Le Pen ha quindi puntato il dito contro tutti i suoi avversari che sostengono una “visione post-nazionale”, la “trasformazione della Francia in una vaga regione rinchiusa nella prigione dell’Unione europea”.

Il secondo blitz. Ma un secondo blitz è stato compiuto proprio mentre Marine Le Pen arringava la folla: una attivista ha fatto irruzione sul palco. Immediato l’intervento del servizio d’ordine, che l’ha portata via dietro al grido dei militanti: “Siamo a casa nostra!”. Marine Le Pen ha poi ripreso la parola dicendo: “Questa è la visione degli estremisti della sinistra di fronte all’unica candidata donna che difende le donne”.

Il terzo blitz. Il terzo blitz contro Marine Le Pen quando una donna ha improvvisamente cominciato a gridare contro la candidata del Fronte, aprendosi la camicetta. Sul petto slogan anti-Fn. Immediatamente è stata portata via dal servizio d’ordine. Le Pen è stata costretta per un’altra volta ad interrompere il suo discorso mentre l’attenzione dei media si rivolgeva interamente all’attivista. Non è chiaro se si tratti o meno di una Femen. “Non vogliono proprio lasciarci esprimere le nostre idee…”, ha commento Le Pen, riprendendo la parola dopo l’interruzione.

Fonte: Repubblica.it

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