M5s, metodo ‘quirinarie’ per Palazzo Chigi. E gli anti Di Maio ora puntano su Davide Casaleggio

IVREA – Il battesimo di Davide Casaleggio è un evento immaginifico che comincia con le parole del padre e parla di tutto, tranne che di politica. Eppure, dopo ieri, è il figlio del cofondatore il nuovo volto del Movimento 5 stelle. Quasi sempre in piedi, a margine del palco, a seguire gli interventi protetto da due uomini del servizio d’ordine e da un cordone di sicurezza bianco che sembra essere stato messo lì solo per lui. La compagna Paola gira in mezzo agli altri, irriconoscibile con una maglietta bianca da volontaria. I cronisti che si avvicinano sono respinti con un gelido “state disturbando l’evento”. Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, le sindache Chiara Appendino e Virginia Raggi, rilasciano dichiarazioni a taccuini e telecamere, ma appaiono improvvisamente fuori fuoco. Il centro, a Ivrea, è Davide. Nell’immenso capannone delle Officine H dell’Olivetti, va in scena il mondo che cerca di attrarre nel nome del futuro. Beppe Grillo osserva tutti serio e silente. I due parlano con gli ospiti solo nel backstage, dietro pesanti tendoni neri e misure di sicurezza al limite della paranoia.
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“Com’è andato il debutto di Davide in tv? Io l’ho trovato ipnotico”, dice ammirata la senatrice Paola Taverna. E la deputata Carla Ruocco: “C’era chi diceva non fosse all’altezza di Gianroberto, e invece qui ha dimostrato il contrario. E’ in grado di prendere il suo posto”. Roberta Lombardi vede in lui “la stessa solidità e lo stesso rigore. Ha spinto su Rousseau e sulla democrazia diretta accelerando processi che attendevamo da anni. E’ sempre stato il motore dell’organizzazione del Movimento. Semplicemente, aveva scelto di stare nell’ombra”. Qualcuno lamenta che – disciplina a parte – a Davide Casaleggio del padre manchi totalmente la capacità di visione. Ma un senatore si lancia: “Come candidato premier, sarebbe dieci volte meglio di molti altri…”. E la standing ovation che segue al suo intervento sembra interpretare questa convinzione.
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Chi vorrebbe un rivale per Di Maio, in effetti, vede in lui una nuova speranza. Apolitico, schivo fino a diventare ruvido, eppure in grado di mettere al lavoro i parlamentari sul programma e di intessere con loro un rapporto più continuo di quanto non abbia mai fatto l’empatico Grillo. A sentire chi lo conosce bene, i ruoli elettivi non gli interessano. “La politica la sto lasciando ad altri” ha detto a Lilli Gruber, giovedì, usando i tempi verbali di chi potrebbe cambiare idea. Ma in autunno il Movimento voterà per scegliere candidato premier e squadra di governo. E il metodo sarà quello delle “quirinarie”, con alcuni paletti che dovrebbero riservarle solo ad esponenti del Movimento. Se così fosse, tra i desiderata degli attivisti – in mezzo a Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Roberto Fico – è probabile che venga fuori il suo nome. A Ivrea in molti – davanti al bar, sotto un immenso quadro di Guttuso – scommettono che sarà così.

Cosa accadrà dopo, nel ballottaggio finale, è impossibile dirlo. Perché Di Battista non ha mai sciolto la riserva sulla sua corsa (o sul suo endorsement al “fratello” Di Maio), Fico non ha più parlato delle sue ambizioni e gli altri non hanno ancora capito se farsi avanti sarebbe visto come una risorsa, perché il Movimento metta in piedi una gara e non un’incoronazione, o un fastidio per colui che oggi sembra il prescelto.
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Di certo, la comunicazione ha lavorato meticolosamente alle uscite mediatiche di Casaleggio e non esclude possano essercene altre. “Ha il piglio del manager, è l’amministratore delegato del M5S”, dice di lui Carlo Freccero, che tuttavia si permette di seminare qualche dubbio. “Casaleggio crede che la tecnologia sia innocente, come Rousseau credeva lo fosse la natura. Io sono cartaceo, novecentesco, non sono convinto”. Enrico Mentana va oltre: “Ci sono due tipi di politici: chi parla troppo e chi parla poco. Questi ultimi vanno seguiti con più attenzione. A me l’esordio in tv di Casaleggio ricorda il ’95, quando la discesa in campo di Prodi fu sancita da un’intervista tv nel salotto di Costanzo”.

 

Fonte: Repubblica.it

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