Genova, comunarie Cinque Stelle: il tribunale dà ragione a Marika Cassimatis, “Ora sono io la candidata sindaca”

Il tribunale di Genova ha deciso: Marika Cassimatis ha ragione. Beppe Grillo non poteva cancellare il risultato delle comunarie genovesi a Cinque Stelle. Annullate le due delibere con cui la Cassimatis veniva esclusa dal partito e con cui Luca Pirondini è stato scelto per correre alle elezioni con il simbolo dell’M5S. Accolto il ricorso presentato dagli avvocati Lorenzo Borrè e Alessandro Gazzolo.

Per il momento si tratta di un’ordinanza di sospensione in via cautelare, il merito verrà deciso più avanti. Il giudice ha stabilito che Beppe Grillo ha violato lo statuto che permette l’accesso alle votazioni on line solo agli iscritti a Genova. Il giudice invece non si esprime sulla decisione del 6 aprile quando Grillo ha escluso la Cassimatis dalla piattaforma Rousseau.

Marika Cassimatis ha appreso la notizia questa mattina dai suoi avvocati, che hanno avuto la comunicazione sull’esito del ricorso via posta certificata. “Ho vinto su una questione di diritto _ dice _ ora sono la candidata sindaca dei Cinque stelle per Genova, la palla passa a loro, sono loro che devono decidere cosa fare, possono sempre dire ‘ci siamo sbagliati’, adesso bisogna parlarsi fisicamente, perchè finora non è stato possibile”.

“Un candidato c’è ed è Marika Cassimatis. Il Movimento, se non la candidasse, dovrebbe boicottare una decisione del giudice”. Lo conferma l’avvocato Lorenzo Borrè che assiste la professoressa ‘scomunicata’ da Beppe Grillo. “Ho comunicato questa mattina a Cassimatis la decisione del giudice – ha detto Borrè – e mi ha risposto dicendomi “Evviva”, era a lezione. Il presidente ha comunque accolto tutte le nostre
richieste facendo proprie le nostre argomentazioni”. Formalmente Cassimatis è in corsa per le comunali a Genova, ma Grillo potrebbe impedirle di usare il simbolo M5s, perché la titolarità è di un movimento diverso dal movimento che ha espulso la professoressa: il simbolo è di una associazione registrata da Grillo nel 2012, dal commercialista Andrea Nadasi e dal nipote di Grillo, l’avvocato Enrico Grillo. Grillo però guida entrambi.

Fonte: genova.repubblica.it

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