Alfano:«Risposta giustificata dalle violazioni di Assad ,ma ora si torni all’Onu

Il ministro degli Esteri: Ora Usa e UE sono sulla stessa linea. La risposta degli Usa non è un attacco a popolazioni locali».

È stato un segnale concreto e mirato

Ministro Alfano, siamo così sicuri che l’aviazione di Assad abbia usato armi chimiche nel bombardamento di Khan Sheikhoun e non abbia invece colpito con munizioni convenzionali depositi di armi chimiche dell’Isis, come sostengono i russi?
«Sul piano pratico, i missili lanciati dalle navi americane hanno colpito le basi siriane da dove è partito l’attacco contro i civili. Detto altrimenti, la risposta degli Usa non è un attacco a popolazioni locali, tantomeno a forze militari russe o altro, ma una risposta alle ripetute violazioni del cessate il fuoco da parte di Assad e alle molte violenze compiute dalle sue forze armate ai danni delle popolazioni civili. Quindi è stato un segnale concreto e mirato. Non voglio dire che si possa prescindere dall’accertamento definitivo di che cosa è successo a Khan Sheikhoun, dove ci sono state decine di morti, soprattutto bambini. Ma, in ogni caso, come conferma il giudizio della comunità internazionale, si è trattato di un intervento con un obiettivo condiviso e giustificato. Non solo, ma anche il fatto che i russi siano stati informati preventivamente, dimostra la volontà di evitare di coinvolgere inavvertitamente i loro soldati».

Lei esclude che l’attacco preluda a nuove azioni, portando a un’escalation?
Il Pentagono ha detto chiaramente che si è trattato di un’azione singola. E il paradosso è che proprio l’intervento “one off” degli Stati Uniti potrebbe tirar fuori dallo stallo un negoziato che negli ultimi mesi ha subito un forte rallentamento. È venuto meno anche il cessate il fuoco prodotto dal vertice di Astana, l’esercizio diplomatico sul quale la Russia ha misurato la propria capacità di accreditarsi presso la comunità internazionale. Ora la finestra di opportunità coincide nuovamente con l’Onu e la trattativa di Ginevra, guidata da Staffan de Mistura. Riconosciamo i meriti di Astana, ma la soluzione può venire solo dalle Nazioni Unite. E oggi occorre usare lo choc prodotto dall’azione decisa dal presidente Trump per riaprire la partita di Ginevra».

Fonte:Corriere.it

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