Occupazione, Cacciapuoti (Confapi): assegno di ricollocazione contro assistenzialismo

«L’assegno di ricollocazione, varato dalla Regione Campania, è uno strumento innovativo per le politiche del lavoro. Politiche che, in un territorio complesso come il nostro, sono ancora più difficili da attuare».

Lo ha detto Francesco Cacciapuoti, delegato Confapi Napoli per la formazione e amministratore di «Studio Impresa Agenzia per il lavoro».

«Si tratta di un provvedimento che, finalmente, recide il cordone ombelicale con l’assistenzialismo e il clientelismo perché – spiega – da un lato responsabilizza il soggetto che cerca una nuova occupazione, attraverso l’istituzione di una figura di tutoraggio, e dall’altro rende più dinamico il mercato del lavoro attraverso la promozione del profilo professionale del disoccupato nei confronti della domanda».

Il delegato formazione Confapi, Francesco Cacciapuoti

«La Campania è la regione più giovane d’Italia. Una vera e propria fonte inesauribile di energie – aggiunge – che non può andare sprecata. La scelta del governatore Vincenzo De Luca e di tutta la squadra di governo locale di mettere al centro delle politiche del lavoro la persona e le sue competenze può davvero rappresentare la svolta per i giovani e i meno giovani che vogliono tornare attivi nel circuito produttivo».

«La decisione, infine, di riconoscere solo a risultato acquisito l’importo dell’assegno di ricollocazione, che può variare da un minimo di 250 a un massimo di 5mila euro secondo uno specifico profilo di occupabilità, non già al disoccupato ma al tutor che ha fornito il servizio di accompagnamento sgombera il campo – conclude Cacciapuoti – da ogni possibile strumentalizzazione».

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