Tlc: fine del roaming il 15 giugno, ma può slittare Operatori possono chiedere opt-out e sovraccosti per abusi

A partire dal 15 giugno 2017, chi viaggerà nell’Ue pagherà chiamate, sms e navigazione su Internet esattamente come a casa, ma con qualche eccezione. Ad aggiungere concretezza all’iter legislativo per l’imminente rivoluzione sul roaming, sono le linee guida pubblicate questa settimana dall’autorità europea dei regolatori Tlc Berec, un documento di una quarantina di pagine in cui si entra nel vivo della materia, facendo il punto in modo dettagliato anche sulle regole per valutare le eccezioni, ovvero, “la politica del giusto utilizzo”, quindi per evitare gli abusi, e la richiesta di opt-out, per il massimo di un anno, da parte di un operatore, su cui comunque avrà l’ultima parola il regolatore nazionale.

La Commissione comunque condurrà un riesame del mercato all’ingrosso entro la fine del 2019 e trasmetterà ai co-legislatori una valutazione. L’operatore potrà prevedere costi aggiuntivi se il cliente usa il telefono più in roaming che nel suo Paese. La valutazione dovrà essere fatta sulla base di quattro mesi. Si applica allora un sovrapprezzo di 19 cent al minuto, 20 cent al MB e 6 cent per sms. Per internet mobile, inoltre, gli operatori possono limitare la quantità di GB che il consumatore può usare gratis all’estero. Ma l’utente potrà evitare i sovraccosti se riuscirà a provare che ha legami particolari, come lavoro, studio o famiglia nella destinazione in cui ha prodotto roaming.

Fonte:Ansa

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