Tangenti per pilotare gli appalti, arresti in Comune a Milano: in carcere un funzionario e due dirigenti

Mazzette per 100 mila euro, più un orologio da 11 mila euro. Sarebbe questo il “prezzo” di una tangente pagata da imprenditori per ottenere un appalto comunale. Su disposizione del gip Alfonsa Ferrara, questa mattina gli uomini del nucleo di polizia tributaria hanno effettuato tre arresti per corruzione. Si tratta di uno sviluppo di un’indagine che, nel settembre del 2015, aveva portato il pm Luca Poniz, a ottenere i primi quattro arresti per corruzione.

Due dei tre arrestati oggi, erano già stati raggiunti da un provvedimento restrittivo un anno e mezzo fa, quando era venuto a galla il giro di mazzette per aggiudicarsi i lavori nelle scuole cittadine e nelle case popolari dell’Aler. I 100 mila euro di tangente di oggi corrispondono al 5% di un appalto per la manutenzione di una scuola. A uno dei tre arrestati, la procura contesta anche di essersi fatto fare lavori nella propria abitazione.

I tre dirigenti finiti in manette questa mattina – che erano tutti in servizio – “hanno consentito, tra l’altro, di pilotare l’aggiudicazione di alcune gare di appalto bandite a favore del Consorzio Milanese Scarl e delle imprese sue associate”, si legge in una nota della procura. Sono stati inoltre “accertati due casi di concussione”. In carcere sono finiti Massimiliano Ascione, in qualità di “titolare di posizione organizzativa” del Comune di Milano e due dirigenti, Stanislao Virgilio Innocenti e Armando Lotumolo. Sono indagate anche due persone giuridiche per la violazione della legge 231 del 2001 sulla responsabilità delle società per reati commessi dai dipendenti.

L’inchiesta, già nel 2015, aveva creando più di un imbarazzo nell’amministrazione di Palazzo Marino. Giuliano Pisapia, allora sindaco, aveva parlato di “quattro mele marce su 15mila dipendenti”. A casa degli arrestati – un ex dirigente e 2 dipendenti, “soci occulti” di una ditta di manutenzioni – erano stati ritrovati allora 32 lingotti d’oro, quasi 520mila euro in contanti, 19 orologi di pregio e oltre 120 gioielli e oggetti d’oro. Beni per un valore di circa 2 milioni di euro.

Fonte:Repubblica.it

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