Napoli, follia nel traffico: automobilista sfonda il vetro di un’ambulanza con una spranga

Una botta improvvisa e il vetro dell’ambulanza è andato in frantumi. A bordo del mezzo del 118 che stava percorrendo via Galileo Ferraris, all’altezza dell’area ex Manifattura Tabacchi, c’erano sanitari e un paziente cardiopatico che, loro malgrado, sono stati vittime dell’ennesimo raid di violenza.

L’episodio è accaduto intorno le 20.30 ed è durato una manciata di secondi, durante i quali medico e infermiere non sono riusciti a intervenire né hanno avuto il tempo di capire bene cosa stesse accadendo, perché l’ambulanza era a sirene spiegate.

Dal racconto e dalle prime ricostruzioni di quei secondi di follia, sarebbe stato un uomo con una spranga a sfondare il vetro posteriore dell’abitacolo del mezzo, forse infastidito dal suono delle sirene dell’ambulanza che procedeva lentamente anche a causa del traffico veicolare. Dopo aver mandato in frantumi il vetro, l’aggressore è fuggito. I sanitari hanno comunicato l’accaduto alla direzione dell’autoparco e hanno provveduto a sostituire il mezzo ma l’episodio è solo l’ultimo dei soprusi denunciati qualche giorno fa in una lettera sottoscritta dagli operatori del 118. «Chiediamo di essere tutelati e di poter lavorare in condizioni di sicurezza prima di arrivare al punto di patire la perdita di qualche collega» si leggeva nel documento che è stato diffuso agli organi di stampa e rappresenta un grido di aiuto nel quale i sanitari annunciano di chiedere un incontro col prefetto di Napoli. «La nostra voce resta inascoltata – scrivono gli operatori – continuano a consumarsi notti di violenza ai danni non solo dei mezzi di soccorso ma di medici, infermieri, barellieri e autisti che sono ogni giorno in strada per garantire i servizi pubblici e difendere un bene costituzionalmente garantito quale il diritto alla salute».

Lo stesso grido d’allarme è stato, recentemente, al centro della campagna di sensibilizzazione lanciata dall’Ordine dei Medici di Napoli. «Sono 40 al giorno le aggressioni che si verificano contro medici e personale sanitario in Campania – ha detto Silvestro Scotti, presidente dell’ordine partenopeo dei camici bianchi – Abbiamo deciso di iniziare una campagna social di sensibilizzazione dei cittadini sulle aggressioni sempre più brutali ai danni dei sanitari che, nonostante il clima di violenza, cercano semplicemente di assistere i pazienti. È ora fondamentale che si cominci a considerare procedura d’ufficio la denuncia quando si verificano aggressioni che normalmente necessitano di una semplice querela di parte»

Fonte: Il Mattino.it

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