Barista ucciso a Budrio, c’è un identikit Ricercato ex militare dell’Est Europa

BOLOGNA — Sui cruscotti di tutte le auto delle forze dell’ordine c’è la foto di un sospettato per l’omicidio di Davide Fabbri, il barista di 52 anni ucciso sabato sera a Riccardina di Budrio, nel Bolognese, con un colpo di pistola. Si tratta di un ex militare dell’Est Europa, ricercato dalla Procura di Ferrara per alcune rapine commesse con modalità violente nella provincia ferrarese. È un’ipotesi che possa essere la stessa persona che ha assassinato il barista con una pistola 9×21 rapinata la sera del 29 marzo a Consandolo (Ferrara) ad una guardia giurata, dopo aver sparato alcuni colpi col fucile che aveva anche sabato, quando è entrato nel bar di Budrio per rapinare il titolare.
LE TESTIMONIANZE — Ci sono poi testimonianze di cittadini che nei giorni scorsi hanno notato una persona con un fucile a tracolla e un giubbotto militare, che girava in bicicletta nelle zone di pianura al confine tra le province di Bologna e Ferrara. Qualcuno aveva pensato ad un cacciatore, ma ora non si esclude che possa essere il killer.

LA FUGA — Non è ancora chiaro invece se la persona che ha ucciso il barista sia fuggita in bici o a piedi – sul punto ci sono testimonianze divergenti – si pensa siano sue le macchie di sangue all’esterno del locale e che saranno analizzate per un profilo genetico del killer. L’assassino era entrato nel bar con il fucile chiedendo di farsi consegnare i soldi della cassa, ma il barista aveva reagito e gli aveva sfilato l’arma, con cui lo ha anche colpito utilizzandola come un bastone, prima di essere freddato con un colpo di pistola al cuore, nel retrobottega. Gli investigatori pensano dunque che l’omicida abbia ferite o tumefazioni, conseguenze della reazione della vittima. Nel bar c’era anche la moglie del barista e due avventori, uno rimasto ferito di striscio da una pallottola. Le indagini dei Carabinieri coordinati dal Pm di Bologna Marco Forte proseguono senza sosta, nella consapevolezza della pericolosità del ricercato. Oltre al fucile, che è ritornato a prendere nel locale subito dopo l’omicidio, ha la pistola rubata alla guardia giurata, che si pensa abbia ancora diversi colpi in canna.

LA FIACCOLATA — Domenica intanto i cittadini di Budrio e della provincia di Bologna si sono ritrovati in centinaia nel comune della Bassa bolognese per una fiaccolata. «Vogliamo vivere senza paura e liberi da ogni tipo di violenza. Budrio vuole essere una comunità sicura per tutti quelli che la abitano. Esprimiamo insieme la nostra vicinanza ai familiari della vittima». Così sulla pagina Facebook del Comune di Budrio l’amministrazione ha invitato i cittadini a partecipare alla fiaccolata in solidarietà alla famiglia di Davide Fabbri, il barista ucciso da un rapinatore sabato sera.

LE PAROLE DEL SINDACO — Il sindaco di Budrio, Giulio Pierini, ha scritto le motivazioni della fiaccolata che ha mobilitato migliaia di persone, sulla sua pagina Facebook. «Come comunità di Budrio dobbiamo respingere a testa alta questa violenza. Vogliamo vivere senza paura e liberi da ogni tipo di violenza. Dobbiamo batterci perché questo venga garantito alle nostre attività commerciali, economiche e a tutti i cittadini. Ringraziamo e sosteniamo da questa piazza le forze dell’ordine e chiediamo che si faccia tutto il possibile e anche di più affinché il responsabile sia assicurato alla giustizia nel più breve tempo possibile. So che sono tanti i sentimenti che attraversano le persone in questo momento. Anche la rabbia e la sete di giustizia personale. Sono sentimenti umani e comprensibili. Ma l’unica giustizia giusta è quella della legge. Che però – lasciatemelo dire – deve garantire la certezza della pena. Quella per cui se vieni beccato a rubare in casa non sei scarcerato il giorno dopo. Altrimenti i cittadini saranno sempre più sfiduciati nei confronti delle istituzioni – e non ce lo possiamo permettere – e allo stesso tempo le pene non certe incentivano e rafforzano i malviventi e le loro azioni. Budrio vuole essere una comunità sicura per tutti quelli che la abitano: il mio impegno in questa direzione è massimo e penso di parlare anche per gli altri esponenti politici presenti questa sera».

 

Fonte: corrieredibologna.corriere.it

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