A febbraio solo 8mila occupati in più. Giù la disoccupazione

A febbraio il numero di occupati è salito di appena 8mila unità, frutto di +55mila donne e -47mila uomini. I contratti a tempo indeterminato sono scesi di 17mila unità (da gennaio non ci sono più gli incentivi generalizzati del Jobs act), i rapporti a termine hanno invece segnato, in controtendenza, +23mila posizioni, gli autonomi, +2mila. Sull’anno, l’occupazione dipendente è cresciuta di 280mila unità, ma la maggioranza sono stati rapporti a termine +178mila, contro i 102mila permanenti (nella versione a tutele crescenti). L’incremento occupazionale sta continuando a coinvolgere essenzialmente lavoratori over50, anche per effetto dell’aumento dell’età pensionabile. Nei 12 mesi gli ultracinquantenni sono cresciuti di ben 402mila unità; mentre la fascia mediana della forza lavoro, 30-49 anni rimane in crisi, perché coinvolta nei complicati processi di ristrutturazione aziendale (e laddove c’è un minimo di ripresa, i datori riducono cig e part-time, facendo tornare a lavorare di più chi è già interno, piuttosto che procedere a nuove assunzioni).

Giù la disoccupazione
Febbraio ha segnato anche un calo del tasso di disoccupazione, che si è fermato all’11,5 per cento (-0,3 punti), anche quello giovanile è sceso di 1,7 punti, attestandosi al 35,2 per cento, un livello comunque elevatissimo, tra i peggiori in Europa (restiamo terz’ultimi, davanti solo a Spagna e Grecia). Si assiste viceversa a una crescita degli inattivi (+51mila unità), concentrata tra gli uomini. In pratica, in questa fase, l’occupazione aumenta essenzialmente a termine (lavori precari, specie femminili); mentre la componente maschile vive un momento di difficoltà congiunturale, che sfocia in un maggiore scoraggiamento rispetto al passato.
Giovani sempre in difficoltà
La fascia giovanile ha migliorato un po’ il tasso di disoccupazione: al netto della scuola, meno di un giovane su 10 è effettivamente disoccupato (8,9 per cento). Il punto è che questo segmento, 15-24 anni, del mercato del lavoro è praticamente fermo: sull’anno gli occupati in più sono appena 15mila. I disoccupati -78mila e gli inattivi +36mila. Il Jobs act per loro non ha funzionato. Anche nella fascia d’età 25-34 la situazione non sta cambiando molto: nei 12 mesi -17mila occupati; +57mila disoccupati; -126mila inattivi. Questi ultimi dati sono la dimostrazione che i ragazzi provano a rimboccarsi le maniche per trovare un impiego, ma molto spesso non lo trovano e finiscono cosi’ per ingrossare le file di chi cerca un lavoro.

Fonte: www.ilsole24ore.com

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